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Un sold-out lungo 43 serate: è stato un successo “Cinema in Villa”, la rassegna cinematografica con una vista mozzafiato su Firenze che si è chiusa ieri sera al Giardino Bardini che, per la prima volta nella sua storia, ha aperto alla settima arte. L’iniziativa è stata promossa e organizzata dalla Fondazione CR Firenze e dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, in collaborazione con l’ associazione culturale Musart e la Fondazione culturale Niels Stensen e il patrocinio del Comune di Firenze. Oltre 5.000 spettatori hanno partecipato alle proiezioni e la stragrande maggioranza dei biglietti è stata acquistata in prevendita. 

 

Molto apprezzati dal pubblico i giovedì dedicati alla famiglia, con l’ingresso per genitori e figli offerto dalle due Fondazioni, mentre, tra gli eventi speciali, molto apprezzata è stata la proiezione del film ‘Magari’ alla presenza della regista Ginevra Elkann. La rassegna si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti-Covid per potere assicurare una socialità  in tutta sicurezza. Questo grazie ad una organizzazione meticolosa: dal servizio prevendite ai flussi d’ingresso/uscita, dalle sedute fissate a terra allo spazio ristoro, tutto è stato progettato e realizzato con l’obiettivo primario di garantire la sicurezza degli spettatori e dello staff di Villa Bardini.

 

‘’Siamo contentissimi che tanti fiorentini -– dichiarano i Presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e di Fondazioni Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – abbiano accolto e gradito in così grande numero la nostra proposta di creare un’arena cinematografica in un luogo davvero unico pensando a coloro che non sono potuti andare in vacanza e agendo in sinergia con qualificati operatori ed esperti del settore. Dunque Villa Bardini come splendida ‘camera con vista’ dal variegato carnet di proposte, tutte di alta qualità. Mancano infatti pochi giorni alla terza edizione del festival ‘La città dei lettori’ che, dal 27 al 30 agosto, vedrà svolgersi 40 eventi con 30 ospiti tra i maggiori nomi della nostra letteratura’’.