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Nella sua quarta edizione il FJF si affaccia ad illuminare una serie di luoghi di grande fascino, tra l’Oltrarno

e le colline che incorniciano la Città di Firenze.

In programma 10 appuntamenti con i migliori protagonisti del jazz italiano da gustare in location come Villa Bardini e Villa Strozzi, passando dalla Sala Vanni e toccando le mura cittadine e le sponde dell’Arno con il Santarosa Bistrot e il circolo della Rondinella del Torrino, senza dimenticare il magico parco di Villa Demidoff a Pratolino e la tenuta di Poggio Casciano, sede del Ristorante Le Tre Rane Ruffino, sulle colline di Grassina.

Sui vari palchi si esibiranno artisti del calibro di: Danilo Rea, Tinissima Quartet, Nico Gori, Alessandro Lanzoni Trio, L’Orchestino, Roberto Ottaviano UK Legacy, Francesco Zampini Trio, Girlesque Street Band

PROGRAMMA FJF2020:

Ore 18:00 – Partenza da Palazzo Pitti per le strade dell’Oltrarno con tappe presso:
Ore 19:30 – SANTAROSA BISTRO’, Lungarno di Santa Rosa – Ingresso gratuito
Ore 21.30 – CIRCOLO LA RONDINELLA DEL TORRINO, Lungarno Soderini, 2 – Ingresso gratuito L’orchestrino
Filippo Ceccarini – tromba
Tony Cattano – trombone
Beppe Scardino – sax baritono
Glauco Benedetti – sousafono
Daniele Paoletti – rullante e percussioni
Simone Padovani – grancassa e percussioni

Una piccola brass band creativa che si muove con la stessa facilità dal jazz di New Orleans all’improvvisazione libera; che padroneggia col medesimo rigore storico sia blues Ellingtoniani che ritmi afro-cubani: Ecco arriva L’Orchestrino!

Nato in seno alla fertile Livorno musicale, L’Orchestrino è composto da musicisti molto attivi nella scena jazzistica – in senso esteso – italiana, con interessi e collaborazioni illustri (Gianluca Petrella, Roy Paci, Amiri Baraka, James Newton, Tim Berne, Bobby Previte, John Tchicai, per citarne alcuni) in ogni genere musicale. Questa tendenza musicale onnivora permette al gruppo di spaziare moltissimo abbracciando con la stessa autorevolezza ogni stile, con un approccio fresco e creativo ed un forte riferimento storico e sonoro verso le classiche brass band del jazz. Il repertorio segue questa multidirezionalità: standard delle brass band, canzoni popolari, brani originali ed insospettabili covers di artisti come Eddie Bo, Medeski Martin & Wood, William Parker, Marc Ribot, Art Ensemble Of Chicago, Chris McGregor Brotherhood of Breath.

Il percorso vario ha portato quest’organico ad esibirsi in festival come Umbria Jazz, London Jazz Festival, Bari in Jazz (per citarne alcuni). Nel tour del 2013 con Bobo Rondelli si esibiscono in alcuni fra i locali più importanti della penisola.

Ore 20.00 – RISTORANTE TRE RANE RUFFINO, Via Poggio al Mandorlo, 1, 50012 Bagno a Ripoli (FI) – Cena con concerto a 25 € su prenotazione ai numeri +39 3783050219/+39 055 6499712 oppure alla mail Hospitality@ruffino.it

Nico Gori Hard Bop Trio

Nico Gori (sax) Manrico Seghi (organo) Vladimiro Carboni (dr)

Il Nico Gori Hard Bop Trio nasce intorno alla figura del clarinettista e sassofonista Nico Gori, musicista di levatura internazionale che vanta collaborazioni del calibro di Stafano Bollani, Fred Hersch, Vienna Art Orchestra, e molti altri; a completare la formazione una affiatata ritmica composta da Manrico Seghi all’organo hammond e Vladimiro Carboni alla batteria. Il trio affronterà un repertorio di standards americani, proponendo un viaggio fra i vari stili del jazz senza farsi mancare incursioni nel mondo latino.

Ore 21:15 – SALA VANNI, Piazza del Carmine, 14 – Biglietto: 13 € in prevendita, alla porta 20 € Roberto Ottaviano UK Legacy
Michele Campobasso (key)
Pierpaolo Martino (basso el.)

Pippo D’Ambrosio (dr)

U.K. Legacy è il tributo di Roberto Ottaviano al sax, Michele Campobasso alle tastiere, Pierpaolo Martino al basso e Pippo D’Ambrosio, al progressive inglese a cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70. La Swinging London era una mecca attorno a cui gravitavano registi e attori cinematografici, scrittori, personaggi della moda e della pubblicità, punte d’avanguardia del vecchio continente che mescolandosi tra loro finivano per influenzarsi a vicenda. Nomi legati alla scuola di Canterbury come Robert Wyatt ed i Soft Machine, al rock visionario dei King Crimson, il British Jazz di Mike Westbrook e Keith Tippett e quello degli esuli sud africani, hanno segnato una stagione indimenticabile i cui frutti sono ancora freschi nella musica del secondo millennio, e ci ricordano ancora come certe dinamiche ed una forza appassionante non conosce l’affronto del tempo.

VENERDI’ 18 –
Ore 19:30 – VILLA STROZZI, Palco esterno LIMONAIA, Via Pisana, 77 – Ingresso gratuito Francesco Zampini Trio
Francesco Zampini – chitarra
Michelangelo Scandroglio – contrabbasso
Mattia Galeotti – batteria

Il giovane chitarrista toscano, da anni attivo sulla scena italiana e internazionale, vanta collaborazioni con artisti del calibro di Alex Sipiagin, Ben van Gelder, Darcy James Argue, Fabrizio Bosso, Emanuele Cisi, Nico Gori, Scott Hamilton, Roberto Tarenzi, Stefano “Cocco” Cantini, Walter Paoli, Raffaello Pareti, Jesper Bodilsen, Giovanni Falzone e Umberto Fiorentino. A dicembre 2019 viene selezionato come unico

semifinalista italiano per il prestigioso International Guitar Competition, concorso promosso dall’Herbie Hancock Institute of Jazz. Si è esibito in Europa, Stati Uniti e Russia, e ha al proprio attivo tre produzioni discografiche, delle quali due a suo nome.

Con lui due musicisti di assoluto valore: Michelangelo Scandroglio, contrabbassista, compositore e band-leader, che si è esibito con artisti come Enrico Rava, Logan Richardson, Seamus Blake, Gregory Hutchinson, Flavio Boltro e Marvin Smith; Mattia Galeotti, che da anni si esibisce in tutta Europa, vanta collaborazioni con grandi nomi del jazz internazionale e, grazie alla sua esperienza con i vari progetti che ha all’ attivo, riesce a spaziare la propria attività concertistica su vari generi musicali.

Tutti i brani, principalmente originali, sono collegati tra loro in quello che risulta essere un repertorio vario ed intrigante. La solida intesa tra Scandroglio e Galeotti arricchisce e completa gli arrangiamenti, e le composizioni, del leader Francesco Zampini.

Ore 21:30 – VILLA STROZZI, Anfiteatro, Via Pisana, 77 – Biglietto 13 € in prevendita, alla porta 20 € Tinissima Quartet
Francesco Bearzatti (sax)
Giovanni Falzone (tr)

Danilo Gallo (basso el.)

Zeno De Ross (dr)

Dopo progetti (documentati anche su disco) di grande impegno sia musicale che culturale che gli sono valsi i più alti riconoscimenti della critica (X – Suite for Malcolm del 2010 e Suite for Tina Modotti del 2008), Francesco Bearzatti ha rispolverato col suo Tinissima Quartet i tempi scapigliati, le sonorità dirompenti, gli arrangiamenti da attacco all’arrembaggio di alcune sue opere solistiche precedenti come Virus e Stolen Days. Primo frutto di questo ‘assalto’ alla storia della musica è stato Monk’n’roll (2013, CAM Jazz), al quale nel 2015 è seguito This Machine Kills Fascists (dedicato a Woody Guthrie, ma con composizioni prevalentemente originali). Creato nel 2007, il Tinissima Quartet celebra quest’anno il decennale della sua attività. Ma non è il solo anniversario al quale prestare attenzione: nel 2017 ricorre anche il centenario della nascita di Thelonious Monk, le cui musiche sono nel centro del mirino del sax di Bearzatti.

La carriera di Francesco Bearzatti (1966, originario di Pordenone) si svolge ormai su una dimensione internazionale. Nella sua musica risuonano oggi le eterogenee componenti della sua formazione: gli studi classici, il metal, la musica da ballo popolare e moderna. Nel farsi jazzista, Bearzatti non ha dimenticato nulla delle sue origini come musicista: quel che si ascolta in Monk’n’roll potrebbe benissimo essere la sua madeleine al vetriolo. Uno dei più fondamentali lasciti compositivi del jazz, quello ‘griffato’ Thelonious Monk, viene eseguito con l’energia di un turbocompressore alimentato a musica rock, con tracce evidenti di Led Zeppelin, Pink Floyd, Lou Reed.

Dopo i successi delle suite dedicate a Tina Modotti, Malcolm X, Woody Guttrie e dell’originalissimo Monknroll, il Tinissima 4tet di Francesco Bearzatti presenta una nuova biografia musicale: ZORRO. Le avventure dell’uomo mascherato più amato nel mondo che combatte il potere e si schiera con il popolo, suonate dal gruppo più passionale e militante degli ultimi 10 anni.

SABATO 19 –
Ore 19:00 – VILLA BARDINI, Terrazza, Costa S. Giorgio, 2-4 – Biglietto 10/8€, se abbinato al secondo

concerto 5€
Alessandro Lanzoni trio
Alessandro Lanzoni (piano)
Enrico Morello (batteria)
Gabriele Evangelista (contrabbasso)

Ore 20:15 – VILLA BARDINI, Piccolo spazio, Costa S. Giorgio, 2-4 – ingresso gratuito fino a raggiungimento capienza

Il jazzista imperfetto

Presentazione del libro di Danilo Rea con la presenza dell’autore, conduce Alessandra Cafiero

Ore 21:15 – VILLA BARDINI, Terrazza, Costa S. Giorgio, 2-4 – Biglietto 20 € + d.p. Danilo Rea “Improvvisazione di piano solo”
Danilo Rea – pianoforte

È ambientato nel magnifico scenario di Villa Bardini l’evento in programma il 19 di settembre per Firenze Jazz Festival. Protagonista il trio di Alessandro Lanzoni (con Enrico Morello e Gabriele Evangelista) e poi il solo piano di Danilo Rea, con il suo percorso nella canzone italiane da Morricone a De Andre’, interpretato con la consueta maestria.

L’inizio è fissato per le 19.00 con il primo concerto. Per le ore 20.00, mentre sarà in funzione il punto ristoro, Danilo Rea incontrerà il pubblico presentando il suo libro “il jazzista imperfetto” per terminare alle ore 21.30 con il suo “solo piano”.

Il pianista fiorentino Alessandro Lanzoni è ormai una delle più importanti rivelazioni del jazz italiano e già da una decina di anni è all’attenzione di critica e pubblico per la profondità con cui esprime la sua poetica musicale. In questo progetto è accompagnato da altri due importanti nomi del panorama musicale italiano: il batterista Enrico Morello e il contrabbassista Gabriele Evangelista. Tre musicisti con una comune passione per il jazz, una musica tra originalità e tradizione all’insegna della fusione e dell’interplay.

Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori. Uno show dinamico in cui l’improvvisazione è protagonista, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire.

“Io improvviso sempre durante i concerti, odio avere una scaletta, nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo. È un po’ come raccontare una storia, cercando di

costruirla parola dopo parola, e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni”.

DOMENICA 20 –
Ore 17:00 – PARCO VILLA DEMIDOFF, Via Fiorentina, 276, 50036 Vaglia (FI) – Ingresso gratuito Girlesque Street Band

GIRLESQUE è la prima e unica street band italiana tutta al femminile. Si tratta di un progetto innovativo e accattivante nel panorama delle marching band il cui fenomeno dimostra una indiscutibile e graduale ascesa. Girlesque mantiene il format efficace del connubio fra sound e movimento ma lo reinterpreta con il linguaggio delle donne. Venti giovanissime musiciste sparse per tutta la Toscana che strizzano l’occhio alla Burlesque ma solo con qualche lontana reminescenza. Suonano ballano e giocano con la grinta e l’entusiasmo tipici di una street band che si rispetti ma senza scordare la grazia e l’eleganza del loro universo femminino.

Tutti i concerti avranno luogo nel pieno rispetto delle norme in vigore relative all’emergenza Covid.