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Al traguardo delle 60 candeline il prossimo 25 Febbraio, Mario Mangiarano, in arte Grecos Dj, sarà protagonista dell’Ultima Notte, l’evento di addio alla consolle del dj al Tuscany Hall di Firenze dopo quarant’anni di carriera nei principali club italiani ed internazionali.

L’INTERVISTA a cura di Matteo Venturi:

Come sono stati questi quarant’anni di carriera e perchè questa decisione?

“Questi anni sono stati divertenti ed ho vissuto il passaggio tecnologico che la musica ha subito dal vinile alla pennetta usb,  è stata un’evoluzione non solo musicale ma anche mentale sul tipo del lavoro da fare. Un lavoro spinto dalla passione per la musica , la passione per la consolle e del generare divertimento. Negli ultimi anni è cambiato un pò tutto , prima la musica la facevano i musicisti adesso non si sa, difficile ricordarsi un brano usciti da un locale, ormai è così si va avanti. Io ho cercato sempre di allargare il mio lavoro, parallelamente al dj ho fatto la radio che faccio tutt’ora ed ho le mie etichette discografiche. Trascorro tempo negli studi di registrazione , mi diverto ancora a mettere le mani su più cose.

Per quanto riguarda l’estero con l’avvento dei social è stato più facile far conoscere i propri prodotti , mi hanno chiamato non tanto perchè sapevano che avrei fatto bene il mio lavoro ma perchè queste produzioni discografiche trovano un grande riscontro negli Stati Uniti. Poi per tanti motivi ho iniziato anche a suonare anche a Las Vegas , ho conosciuto un gruppo e da li è nato un pò tutto, diventando anche  resident all’EGO ( e da qui non so se smetto, devo dire la verità).

Quello da cui voglio smettere sono i vari rapporti con i locali italiani non mi ci trovo più a lavorare, l’età troppo bassa, la musica troppo brutta non c’è la cultura del bel lavoro del dj, adesso sono tutti Dj, non c’è più l’emozione ad entrare in un locale, adesso è tutto scontato e prevedibile. L’arte del Dj è finita con la sparizione dei vinili perchè da li in poi è stato più facile farlo. Ci sono tante persone che mettono musica ma dj pochi. Vedo che un lavoro più ricercato si trova nei piccoli club di nicchia da 100-200 persone o nei grandi festival .”

Come lo vedi il futuro della Club music in Italia?

“La vedo dura, più che a cultura musicale si va a mode . Questo genere qui lo troverai soltanto nei piccoli club di nicchia o nei grandi festival e te la godi forse anche di più. La discoteca intesa come un tempo va a sparire ed infatti il declino è già iniziato. Sempre più festival e dj donne con qualche e qualche clubbettino di nicchia sopperiscano ad un vuoto che purtroppo c’è. Tanti “zibaldoni” e mix di generi che spaziano ma impoveriscano la figura del ” vero” dj.”

Qualche anticipazione sull’Ultima notte del 25 Febbraio?

“Il 25 febbraio casca per fortuna di sabato ed è il mio sessantesimo compleanno, un traguardo importante dove decido di farmi un bel regalo ” Smetto ufficialmente di fare  e lavorare in quel modo la”, inizio e finisco allo stesso modo. Ci saranno i Rockets che faranno uno show di cinquanta minuti, anche io farò qualche canzoncina insieme perchè ho iniziato e finirò con loro. Sarà presente l’animazione del Circo Nero Italia e verranno pure dj amici miei, sia dall’Opium di Bracellona che dall’Ego di Las Vegas e Giacomo Luise. Sarà una serata multi tasking con spettacolo, animazione e divertimento, un pò di tutto e alla fine ci faremo qualche foto alla fine visto che abbiamo preparato un bel pannello. La serata ha uno scopo benefico, l’incasso sarà devoluto in beneficienza e questo è il fine principale.”