La festa per il varo delle travi del viadotto della tramvia è stato un mezzo fallimento. Mezzo perchè riuscita a metà: la prima parte, ossia la proiezione della partita, è stata un’autentica tragedia. Le persone che però sono poi rimaste a vedere i lavori hanno potuto osservare uno spettacolo certamente unico.
L’evento era stato sponsorizzato molto, le attese erano tante. Il Comune aveva invitato i cittadini fiorentini a scendere in strada prima per vedere la partita della Fiorentina sul maxi schermo appositamente montato per l’occasione. Secondariamente, ma solo in ordine cronologico, per poter assistere ai grandi lavori per la posa delle campate che sovrasteranno la rotonda tra via di Novoli e viale Forlanini e che permetteranno l’attraversamento della linea 2 della tramvia.
La risposta dei cittadini è stata ottima. Le duecento sedie, predisposte nella corte del centro commerciale “San Donato”, erano state riempite tutte e c’erano inoltre gruppi di persone in piedi. Tanti i giovani, ma anche anziani e genitori con i figli piccoli a seguito. Ogni fascia d’età era insomma rappresentata degnamente; tutti contenti sia di poter vedere in compagnia la partita della squadra del cuore che poi di poter assistere ad un evento unico, che segnerà sicuramente la storia di Firenze.
L’entusiasmo però è durata poco. Il decoder satellitare, montato probabilmente in fretta e furia (testimoni raccontano che, alle 19, i preparativi erano lungi dall’essere terminati) e senza fare le dovute prove tecniche, non vuole collaborare. La partita a Udine inizia puntuale alle 20.45 ma, a Firenze, sullo schermo le immagini non partono. I cittadini stringono le spalle, si armano di pazienza e si organizzano come possono: chi con le radio, chi con lo streaming sul cellulare, chi chiamando a casa.
I minuti però scorrono inesorabili, la partita continua e, quando i goal cominciano a fioccare, la pazienza viene meno e la contestazione monta. Mormorii, qualche urlo, qualche fischio, ma la disapprovazione viene espressa sempre in maniera civile. L’imbarazzo da parte dei consiglieri comunali di maggioranza presenti è palpabile, il sindaco non si presenta (arriverà successivamente anche se forse così doveva andare da programma). La piazza si svuota inesorabilmente già dalla fine del primo tempo.
La partita, dopo ulteriori 45 minuti di agonia per i pochi tifosi rimasti, che non potranno far altro che sentire esclusivamente la telecronaca senza il supporto delle immagini, finalmente giunge al termine e si può dare inizio alla seconda parte dello “show”. La gigantesca gru solleva l’imponente campata sotto gli occhi attenti dei tecnici e del sindaco e i cittadini possono stare con il naso all’insù a mirare l’ingegno umano all’opera. Tanti si sentono quasi come bambini, curiosi ed emozionati per uno spettacolo certamente insolito che lascia senza fiato. Tante le foto scattate e i video girati dalle persone, tante per l’ora, presenti.
Per fortuna, questa seconda parte, sicuramente più importante, si svolge senza intoppi di sorta, all’opposto della prima. Fosse accaduto il contrario, sarebbe stato sinceramente un disastro non augurabile.