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1’FIRENZE Venerdì 10 febbraio 2017 | ore 17.30

Gabinetto G.P. Vieusseux|Palazzo Strozzi 

Lectio illustrata di VITTORIO SGARBI

In occasione della presentazione del suo nuovo libro

DALL’OMBRA ALLA LUCE da Caravaggio a Tiepolo

IL TESORO D’ITALIA IV

Credevo di sapere cos’è l’Italia:non lo sapevo abbastanza. È stato come risvegliarsi davanti alla sua natura
di scrigno contenente in infiniti scrigni, davanti a una inesauribile e prodigiosa dotazione di bellezza.
 (dall’introduzione di Paolo Di Paolo)

Il viaggio di Vittorio Sgarbi alla scoperta dei grandi artisti meno noti del Barocco italiano fa tappa a Firenze. Nel capitolo dedicato alla Toscana il suo sguardo si posa  sulle tele visionarie di Sebastiano Mazzoni, sui nudi languidi di Francesco Furini e sulla pittura gonfia e compiaciuta di Alessandro Rosi, uno dei più significativi e originali pittori del Seicento fiorentino. Passando da nomi della tradizione come Carlo Dolci e Giovanni Martinelli, da Firenze lo sguardo si allarga e si sofferma su Andrea Bolgi “dimenticatissimo ma non trascurabile” scultore di Carrara e allievo di Gian Lorenzo Bernini e sul senese Bernardino Mei, fino a qualche anno fa quasi completamente sconosciuto e a cui oggi è invece attribuito il ruolo di protagonista nel Seicento toscano.

Dall’ombra alla luce è una lectio illustrata che racconta uno dei secoli più affascinanti dell’arte: il Seicento. Segnato dalla fuga di Caravaggio e da una scia di caravaggeschi, è un secolo di grande invenzione e sensualità, con le sue ombre e le sue accensioni. Caravaggio muore nel 1610 lasciando dietro di sé una scia di fuoco. L’eco delle sue invenzioni scuote l’Europa e artisti da ogni dove si mettono sulle tracce delle sue opere. Questo quarto volume della storia e geografia dell’arte italiana di Vittorio Sgarbi prende avvio proprio da un inseguimento: Pieter Paul Rubens cerca Caravaggio a Roma ma non lo trova. Il pittore lombardo è già altrove e così Rubens nel 1608 lascia testimonianza di questo incontro mancato con una straordinaria Natività caravaggesca destinata all’Oratorio dei Filippini di Fermo.

Un viaggio all’avventurosa riscoperta di artisti immensi: il confronto tra la Cleopatra di Guercino e quella di Artemisia Gentileschi, Franceschini, Caroselli, Cairo, Cagnacci. Un viaggio tra Roma, Napoli, la Calabria, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia, la Toscana, le Marche, che terminerà – in un’alternanza di ombre e di luci – a Venezia tra i cieli rosa e azzurri luminosissimi di Giambattista Tiepolo.

Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato mostre in Italia e all’estero, è autore di saggi e articoli. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di Venezia. Tra i suoi ultimi libri: L’Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore (2009), Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri (2010), Le meraviglie di Roma (2011), Piene di grazia (2011), L’ arte è contemporanea (2012), Nel nome del figlio (2012), Il tesoro d’Italia (2013), Il punto di vista del cavallo. Caravaggio (2014), Gli anni delle meraviglie (2014), Dal cielo alla terra (2015). Presso La nave di Teseo ha pubblicato Parmigianino (2016) e La Costituzione e la Bellezza (con Michele Ainis, 2016).

In copertina: Rosa da Tivoli, Capre al pascolo Fondazione Cavallini Sgarbi, Ro Ferrarese. Foto dell’autore: Nino Ippolito