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“Massimiliano Finazzer Flory fino al 2019 con gli Istituti Culturali all’estero girerà il mondo per rappresentare l’Italia dell’arte e della scienza in nome del genio del Rinascimento”.

Sarà infatti possibile non solo vedere Leonardo da Vinci ma anche ascoltarlo. Perché se di Leonardo conosciamo la pittura, poco sappiamo delle sue parole, e del suo pensiero. Ed è questa la straordinaria possibilità che ci da Finazzer Flory: scoprire i pensieri dell’immenso artista attraverso i quali sarà possibile riuscire a meglio comprendere le opere stesse ma soprattutto chi era l’uomo Leonardo.

Leonardo Da Vinci, una voce geniale

Finazzer Flory ha dichiarato di aver passato più di tre anni alla ricerca di fonti autentiche e nell’acquisizione di una lingua rinascimentale, per riuscire a portare in scena le parole originali di Leonardo da Vinci: un’”intervista impossibile” con il Genio a mezzo millennio dalla morte.

Chi negli scorsi anni ha avuto la possibilità di vederlo in Italia, ha raccontato che nell’intervista impossibile, Flory fatta di volta in volta da personaggi d’eccezione della scienza e dell’arte, Leonardo risponde a 67 domande – una per ogni anno della vita – sulla sua infanzia, sulle sue attività in campo civile e militare, su come si fa a diventare “bono pittore”, sul rapporto tra pittura e scienza, pittura e scultura, pittura e musica.

“Il marketing del nostro paese dovrebbe passare attraverso la cultura”

In un’intervista rilasciata in Usa, Finazzer Flory alla domanda sul perché avesse deciso di portare in scena una simile opera, non ha potuto che affrontare il tema della cultura italiana nel mondo: “Se Leonardo rappresenta la migliore Italia gli italiani non rappresentano Leonardo. Perché la sua cultura è oggi quanto mai universale mentre la nostra Italia è diventata provinciale.  Dovremmo far viaggiare ovunque le opere d’arte italiane. La nostra diplomazia dovrebbe avere nell’arte la migliore strategia: mettendo in relazione le nostre opere con i più importanti musei e città del mondo condurrebbe la nostra immagine a un ruolo di leadership che non ha altrove. Non siamo una potenza economica o politica o militare. Siamo solo (in) potenza cultura. Il marketing del nostro paese dovrebbe passare attraverso la cultura”.

Prima di Leonardo, fu Manzoni

Parole forti quelle dell’artista non nuovo comunque a spettacoli di avanguardia simili. Dal 2004 al 2008 con il progetto “A passo d’uomo”, per la prima volta, presso il Duomo di Milano, condusse i grandi dialoghi che misero a confronto il pensiero laico e cristiano su temi di teologia insieme agli intellettuali più prestigiosi del nostro tempo come Gianfranco Ravasi, Raimon Panikkar, Massimo Cacciari, Emanuele Severino, Giovanni Reale e molti altri.

Nel 2014 ha girato l’Italia con “In viaggio con Alessandro Manzoni il teatro in biblioteca”, con l’intento di valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

“Per la prima volta il teatro si farà ambasciatore di una strategia culturale dove l’Italia sarà protagonista con la sua migliore cultura.”

Quindi anche stavolta, Finazzer Flory partirà col suo viaggio intorno al mondo per sensibilizzare il suo pubblico alla conoscenza vera della storia dei maestri del nostro Paese. Dei Padri veri della nostra cultura. E questo viaggio lo farà in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, le Ambasciate e gli Istituti Italiani di Cultura all’estero. “Per la prima volta il teatro si farà ambasciatore di una strategia culturale dove l’Italia sarà protagonista con la sua migliore cultura.”