fbpx

Il mondo degli infermieri è ormai da anni in continua trasformazione ed evoluzione, coinvolto in un perpetuo dibattito dal quale poter finalmente ricavare un’identità comune, in cui tutti gli operatori si possono riconoscere. Da qui l’incontro avvenuto a Firenze il 24 febbraio organizzato da Ipasvi Firenze.

La figura dell’infermiere in Italia

Nella sanità italiana, la figura più presente è quella dell’infermiere che conta più di quattrocentomila lavoratori. Una cifra significativa ma come più volte denunciato da parte della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, organo di tutela e di rappresentanza di questa figura professionale, inferiore rispetto ai numeri presenti negli altri stati europei. Inoltre questa categoria, recentemente, presenta un ulteriore problema: l’innalzamento sempre più rapido dell’età media dei lavoratori. Negli ultimi cinque anni, infatti, si è abbassata rapidamente la percentuale dei giovani sotto i 35 anni e si è alzata quella degli over 50. Un’evoluzione significativa, visto che è avvenuta in un solo lustro.

Due tipologie di infermieri

Vi è però un’altra questione che affligge questo settore essenziale della sanità. Quello che più incide è la forte divisione che sorge al suo interno. Sono presenti, infatti, due anime profondamente diverse. Da una parte troviamo, infatti, l’infermiere “più giovane”, uscito da poco dall’università, ove ha ottenuto una laurea e probabilmente anche uno o più master, aggiornato sulle nuove tecniche sanitarie all’avanguardia. Dall’altra, vi è l’infermiere più “datato”, che vede il proprio lavoro come un’autentica missione e seppur utilizzando tecniche “datate” ha dalla sua parte l’esperienza che gli consente di affrontare ogni tipo di situazione. Questa parte è addirittura ancora più frastagliata al suo interno dovuta alla propria formazione: chi si è formato nelle scuole convitto, chi ha conseguito il titolo con un corso regionale oppure chi è in possesso di altri titoli equivalenti.

Incontro organizzato da Ipasvi Firenze

Ecco che, quindi, è di fondamentale importanza il nuovo codice deontologico che si sta formando e su cui si sta discutendo. In ottica di questa nuova carta fondamentale per il mondo infermieristico si è tenuta una mattinata di confronto a Firenze, organizzato da Ipasvi Firenze e a cui ha partecipato Barbara Mangiacavalli, presidente Federazione Nazionale Ipasvi, figure universitarie e il giurista Luca Benci.

Riusciranno gli infermieri, professionisti essenziali e sempre più importanti nel mondo della sanità, a trovare finalmente un manifesto in cui ritrovarsi?