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La violenza del regime  venezuelano di Maduro raccontate nel libro di Marinellys Tremamunno con la presenza dell’ex ministro degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e dei consiglieri regionali come Donzelli (Fratelli d’Italia) e Gazzetti (PD). La politica toscana si mobilita.

 

IL Venezuela è un paese in cui la mia famiglia ha vissuto per qualche anno e che ancora ospita alcuni parenti, una crisi internazionale drammatica ma troppo taciuta. Quella che vi racconto è una questione a me cara come tutte quelle che narrano di Diritti negati e sconvolgimenti sociali nel mondo globalizzato. Un paese ricco di petrolio allo sbando, stretto nella morsa della corruzione e del regime comunista di Maduro. Inflazione  +800%, medicinali che scarseggiano , povertà dilagante e una svolta totalitaria che sta annientando i diritti civili di un popolo che non vuole arrendersi.  Il Venezuela naviga sul petrolio eppure in questi mesi, nel paese, scorrono solo fiumi di sangue con 51 morti e centinaia di civili arrestati tra cui il sindaco della capitale Caracas: Antonio Ledezma, incarcerato per opinioni politiche.  Oltre al dispiacere per fatti di cronaca provenienti dal Venezuela si aggiunge la pena per il picchetto dell’estrema sinistra (composto dai soliti italiani e senza alcun venezuelano)  presente davanti alla sede del dibattito in via Cavour.

La Toscana si mobilità concretamente

Una catastrofe umanitaria con una sistematica violazione dei diritti umani, ed è proprio in nome di questi valori fondamentali che l’Italia ma anche la Regione Toscana si devono muovere. L’annuncio del prossimo gemellaggio, annunciato dal consigliere regionale Giovanni Donzelli, con la regione Miranda governata da Henrique Capriles Radonski, costituisce un passo simbolico per solidarizzare e mettere in risalto la questione venezuelana. Sempre l’esponente di Fratelli d’Italia ha reso noto il passo fatto dal Consiglio Regionale il quale, all’unanimità, ha votato una mozione rivolta a condannare le violenze in Venezuela e per cessare i rapporti economici e diplomatici con il governo Maduro. Sempre l’esponente di centrodestra evidenzia come la regione abbia votato in modo unitario: “un atto importante della nostra regione, diversa dagli annunci fatti in altre regioni”. Un’azione bipartisan sottolineata anche dall’esponente PD Francesco Gazzetti.

Una croce per ogni vittima, la comunità venezuelana presente alla conferenza.

Le testimonianze dal Venezuela

La comunità italo-venezuelana è numerosissima nel paese sudamericano conta circa 2 milioni di individui a cui vanno aggiunti i parenti ed i vari familiari; è quindi facile immaginare la forza del legame con questo paese. La distanza geografica è quindi rotta dal legame culturale e storico che ci lega al Venezuela ed è  anche per questo che quanto raccontato nel libro  ” Venezuela, il crollo di una rivoluzione” scritto da Marinellys Tremamunno, non ci deve lasciare indifferenti. Il racconto della scrittrice, determinata nel denunciare i fatti che soffocano il suo paese, accompagnano la testimonianza diretta di Vanessa Ledezma figlia dell’ex sindaco di Caracas. La sua testimonianza non è indifferente all’emozione provata nel ricordare i fatti legati a suo padre; l’arresto violento e la detenzione basata solo sulle sue opinioni. La sua narrazione è come un fiume in piena e punta dritta alla denuncia delle condizioni in cui versa il suo amato popolo.

Marinellys Tremamunno, Giovanni Donzelli, Giulio Terzi di Sant’Agata, Vanessa Ledezma e Leonardo Lombardo

L’analisi dell’ex Ambasciatore e  Ministro degli esteri

Giulio Terzi di Sant’Agata non ha bisogno certo di presentazioni e durante la conferenza si è speso in un’analisi sulla condotta tenuta dall’Italia in questo momento. Il nostro paese, secondo l’ex Ministro, sta facendo meno di quanto potrebbe e dovrebbe limitandosi ad esprimere dispiacere senza intraprendere delle politiche nette. L’attenzione agli affari ed il timore di perdere un giro commerciale rilevante stanno ponendo il freno alle scelte dell’Italia che quindi sembra girarsi dall’altra parte davanti ai Diritti umani calpestati. Dobbiamo coltivare l’espansione dei Diritti universali e, facendo eco a Leonardo Lombardo, dobbiamo porre rimedio alle lungaggini burocratiche ed alle difficoltà degli italo-venezuelani a prendere contatti con le nostre sedi diplomatiche.