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La vicenda risale all’11 Luglio scorso. Dopo una giornata passata al parco di Villa Vogel con i genitori, una bambina è stata punta da una siringa abbandonata nell’erba. Sabato scorso, la famiglia Mosca, è stata ricevuta da Dario Nardella in Palazzo Vecchio e, al termine dell’incontro, il sindaco ha promesso l’installazione di due nuove telecamere di sorveglianza e un ampliamento dell’illuminazione all’interno dello spazio verde

Giancarlo e Daniela, grazie per averci concesso questa intervista. Il sindaco Nardella Vi ha ricevuto qualche giorno fa in Palazzo Vecchio, cosa ci potete dire al riguardo ?

[Giancarlo] Su invito della segreteria del sindaco siamo stati invitati a Palazzo Vecchio.  Abbiamo accolto l’invito e Sabato 22 luglio ci siamo andati. Alla presenza del presidente del quartiere 4, Mirko Dormentoni,  dell’assessora all’ambiente Alessia Bettini abbiamo parlato con il sindaco Dario Nardella della vicenda; ci ha fatto piacere il gesto che non ci aspettavamo: hanno ascoltato le nostre critiche e proposte per il parco e, ci hanno assicurato,  che ci sarà –  come già previsto – un ampliamento dell’illuminazione. Rifaranno i giochi nuovi e sotto nostra richiesta hanno concordato con gli addetti ai lavori, l’istallazione di almeno 2 telecamere di sorveglianza. Adesso monitoreremo la situazione per vedere se manterranno le loro promesse, non per noi ma per tutti i bambini che frequentano il parco.

Potete descriverci esattamente la dinamica dell’accaduto?

[Giancarlo] Era la sera di Martedì 11 luglio, al termine di un picnic e di una giornata spensierata e tranquilla con amici e parenti al parco di Villa Vogel.
Al momento di andarsene, all’uscita della villa, io ero andato avanti per recuperare la macchina mentre mia moglie e mia figlia erano rimaste indietro. La bambina, invece di passare dal vialetto asfaltato, ha voluto camminare nella parte in erba al lato del vialetto suddetto.
E’ in quel momento che è avvenuto il fattaccio. Ho sentito mia moglie che gridava e la bambina piangere ed è stato il panico.
Sono tornato di corsa indietro e Daniela mi ha detto che la bambina era stata punta da un ago. Non ci potevo credere, sono rimasto interdetto. Com’era possibile che in un parco pubblico ci potevano essere siringhe abbandonate?
Mi sono, allora, diretto nel punto in cui doveva essere accaduto l’incidente, ma non si vedeva granché. In quel punto, infatti, manca l’illuminazione, e quella che c’è, è coperta dagli alberi o è scarsa. Ho quindi acceso la luce del cellulare e, purtroppo, nel punto esatto indicato da mia moglie, in mezzo all’erba, ho trovato la siringa senza ago, che era rimasto conficcato nel sandalino.

 

Quindi che cosa avete fatto?

[Giancarlo] Subito dopo l’accaduto, abbiamo portato di corsa la bambina all’ospedale pediatrico Meyer. Qui i medici hanno prima disinfettato il piede di mia figlia e successivamente hanno effettuato gli esami del sangue. Mi hanno spiegato che questi servono a stabilire il “punto zero”, sapere quali sono i valori di partenza nel sangue di mia figlia. In questo modo, fra tre mesi, quando saranno rifatti gli esami, si potrà stabilire se vi sono state delle variazioni e se, quindi, la bambina è stata contagiata da una qualche malattia infettiva a causa della puntura.

Avete mai pensato che potesse accadere una cosa del genere?

[Daniela] No, assolutamente no.È impensabile una cosa del genere. Un giardino pubblico dovrebbe essere controllato, pulito, sicuro. E’ un paradosso portare una bambina in un parco pubblico e rischiare di essere punta a causa di una siringa.

[Giancarlo] Ci vuole più illuminazione al parco di Villa Vogel, sicuramente. Ho parlato con il presidente del Quartiere 4, che mi ha invitato direttamente alla sede del quartiere dopo ciò che ha accaduto a mia figlia, e mi ha assicurato che sarà fatto, che era comunque già in progetto.
Inoltre ci vorrebbe un po’ più di controllo nel parco, che comunque è tenuto abbastanza bene, non è poi così sporco. Servirebbe un sorvegliante, un vigilantes, per controllare chi entra o eventualmente installare delle telecamere. Un qualcosa che faccia da deterrente.

Adesso cosa pensate di fare?

[Giancarlo] Innanzitutto, sono arrivati direttamente al Meyer i Carabinieri per prendere le prime segnalazioni e sequestrare il sandalino e la siringa. La mattina successiva siamo andati al comando di Legnaia per completare la denuncia. Adesso stiamo aspettando di fare i prossimi esami del sangue e sperare che nostra figlia non sia stata contagiata in alcun modo.

In conclusione?

[Giancarlo] Serve più sicurezza, indubbiamente. In questo parco, tra i Carabinieri, giornalisti e altre persone hanno trovato, nel corso del tempo varie siringhe, addirittura anche nella vasca della sabbia dove vanno a giocare i bambini.

Ci auguriamo che chi ha delle responsabilità possa prendere qualche provvedimento più serio e possa fare qualcosa. Noi vogliamo continuare ad andare in quel parco e sicuramente ci torneremo. Non vogliamo demonizzare il parco di Villa Vogel, non è nostra intenzione. Questo, infatti, è bello ed inoltre attrezzato per i bambini. Insomma, lo vogliamo frequentare ancora ma senza dover mettere gli anfibi ai bambini per non farli pungere [sorride].