Il 25 agosto inizia festa dell’Unità di Firenze poteva esserci anche la comunità degli orrori del Forteto, ma Mazzeo, sottosegretario PD, cade dalle nuvole.
Non è passata inosservata la presentazione della Festa dell’Unità di Firenze, la kermesse del centrosinistra che avrà luogo alle Cascine dal 25 agosto al 17 settembre. A puntare i riflettori sull’evento non sono stati gli argomenti e gli ospiti illustri ma la presenza di un intero stand della comunità degli abusi “Il Forteto” a cui sono seguiti lo scandalo e le successive azioni riparatorie del PD. Un periodo nero per il Partito Democratico fiorentino che dopo l’infelice uscita ( battuta ???) di Nardella mette a segno un’altra caduta d’immagine, di stile ma sopratutto di etica.
Come si può trascurare la presenza di uno stand commerciale legato a doppio filo con l’azienda “Il Forteto”? Me lo chiedo io e se lo chiedono pure le tante vittime che hanno tutte le ragioni per essere arrabbiate; con buona pace di chi, all’interno del PD, ha associato certe osservazioni a delle sterili polemiche. Va detto che uno stand all’interno di un evento frequentatissimo come la Festa dell’Unità di Firenze porta degli indubbi vantaggi economici in capo a coloro che si aggiudicano gli spazi. Nulla di male anzi, può essere un momento di notorietà per le piccole realtà territoriali ma, in questo caso, ci saremmo trovati davanti a qualcosa di ben diverso sopratutto se ad aggiudicarsi lo spazio fosse stata una cooperativa il cui nome è più famoso per le lacrime versate dalle vittime piuttosto che per i suoi prodotti. L’aver inserito Il Forteto all’interno del materiale della Festa dell’Unità (come mostrato dal blog di Donzelli) ne certificava la presenza e dato che le osservazioni sono conseguite a prove certe è evidente che è stato sollevato tutto tranne che una polemica sterile. “Il Forteto” continua ad operare sul mercato ma sopratutto continua a trovare le porte aperte nel salotto più popolare della sinistra, quello della festa dell’unità fiorentina, che stava per concedere i propri spazi ad una sorta di pubblica riabilitazione della cooperativa.
L’opposizione e l’ associazione delle vittime sulle barricate
La presenza, a scopo promozionale, della cooperativa mugellana legata agli scandali degli abusi subiti da donne e minori non è passata inosservata all’opposizione. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli si è scagliato con forza contro gli organizzatori: “aver scelto di ospitare lo stand è un fatto vergognoso, l’ennesimo schiaffo alle centinaia di persone che hanno avuto la vita rovinata da quell’esperienza”. Alle parole del politico di centrodestra ha fatto eco anche l’avvocato dell’associazione “vittime del Forteto”, Giovanni Marchese, il quale ha sottolineato come questa edizione della Festa dell’Unità sarebbe andata in contraddizione con quanto verificato dalla magistratura e con la delibera di condanna emanata dal consiglio regionale.
Il PD si difende ma emerge un senso di irresponsabilità.
“Non sono stato io” una frase da Bart Simpson che sembra riecheggiare nella testa del sottosegretario PD. “ Vengo a sapere della cosa solo stamani – replica Mazzeo – Ho bisogno di approfondire e fare le dovute verifiche”. Un approfondimento che segue un errore grossolano dato che non serviva certo Sherlock Holmes per scovare la presenza della poco illustre cooperativa di Vicchio. Il danno d’immagine sembra ormai compiuto così come le verifiche ed il tentativo di riparare al fattaccio come dichiarato dagli stessi dirigenti PD: “Gli spazi commerciali della Festa – spiegano Antonio Mazzeo, vicesegretario del Pd della Toscana e Fabio Incatasciato, segretario Pd Firenze metropolitano – sono affidati a una società esterna, abbiamo chiesto a loro di scegliere un soggetto alternativo per la gestione dello stand dedicato a hamburgeria e prodotti tipici del Mugello. Ad ora si sta lavorando su come procedere verso questa soluzione.”
Il PD prova a rintuzzare la polemica ma forse in questo caso anziché puntare il dito contro chi chiedeva chiarezza sarebbe bastato chiedere scusa magari evitando di cancellare la foto pubblicata sul profilo ufficiale instagram della Festa dell’Unità tanto si sa… la memoria del web è infinita per spazio e per tempo e non sarà certo il tasto “elimina” sul social netwkork a nascondere una figuraccia seconda solo a quell’ “Allah Akhbar” pronunciato da Nardella durante il Meeting di Rimini.