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La Fondazione Stella Maris, un centro di eccellenza robotica, nell’ambito del primo Festival internazionale della Robotica, svoltosi a Pisa dal 7 al 13 settembre ha presentato le nuove metodiche e strumentazioni robotiche e biomec-catroniche, tecnologie fondanti  nello studio e nella cura dei meccanismi neurobiologici che sono alla base dello sviluppo precoce della mente e del cervello umano, in particolare delle funzioni motorie, percettive, relazionali e cognitive sin dai primi giorni di vita.

Le applicazioni alquanto utilizzate sui bambini e adolescenti dai ricercatori della Fondazione Stella Maris sono CareToy, Tele-Upcat, E- Robot, e tecnologie di Eye-tracking .

Care Toy

Nata nell’ambito di un progetto europeo in collaborazione con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, CareToy è una “palestra intelligente” ovvero una palestra biomeccatronica di tele-riabilitazione, che permette di portare a casa, fin dai primi mesi di vita, il trattamento riabilitativo precoce, fondamentale per il futuro sviluppo di bambini a rischio di paralisi cerebrali. A domicilio  è possibile misurare e monitorare il comportamento dei bambini grazie agli oltre 2000 sensori integrati all’interno del sistema.

Tele-Upcat

Tele-UPCAT, permette, anche a centinaia di Km dal centro specialistico, di trattare l’arto superiore in bambini con paralisi cerebrale. Dalla propria dimora è infatti possibile misurare l’attività motoria grazie all’uso degli accelerometri spaziali, gli attigrafi. Il progetto in piena fase di sperimentazione, prevede l’arruolamento di un ampio campione sul territorio nazionale di bambini con emiplegia.

E- Robot: Robot umanoidi per la cura dell’autismo

Sfruttando l’empatia che si instaura tra i piccoli e i robot è possibile abituare i bambini autistici a interagire meglio con il mondo esterno. Il robot umanoide NAO – che comunica attraverso semplici movimenti corporei e linguaggio verbale – è stato impiegato dal gruppo di ricerca per esplorare nuove strategie nel campo della diagnosi, dell’intervento e riabilitazione dei bambini con disturbi dello spettro autistico.

Tecnologia dell’eye-tracking

Per mettere in evidenza segnali precoci dell’autismo è sempre più utilizzata la tecnologia dell’eye-tracking, uno strumento non invasivo atto a registrare la direzione dello sguardo del bambino. Il gruppo di ricerca del Prof. Muratori ha sviluppato il primo protocollo di eye-tracking per lo studio delle due componenti dell’attenzione condivisa, ovvero la risposta e l’iniziativa, nei bambini con autismo. Il protocollo è stato applicato in bambini con autismo di 18 mesi confrontati con bambini a sviluppo tipico.