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enerdì 12 gennaio, alle ore 20, Wolfram Christ torna al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per il sesto concerto del ciclo sinfonico integrale dedicato a Dmitrij Šostakovič della Stagione 2017/18. Il programma si apre con l’alternanza tra i tre brani da Rosamunde di Franz Schubert e la nuova composizione di Federico Gardella chiamata Two Souls per voce noh e orchestra.

Voce per questa esecuzione è Ryōko Aoki. Come donna e performer di teatro Noh, Ryōko Aoki riveste un ruolo unico al mondo, essendo questa forma d’arte tradizionalmente riservata agli uomini che soprattutto ha sviluppato nuovi modi di rappresentare il Noh associandolo alla musica contemporanea: al momento sono oltre 30 le composizioni scritte per lei da celebri musicisti, fra cui Peter Eötvös, Toshio Hosokawa, Stefano Gervasoni e Oliver Schnelle.

 

Rosamunde, è un tentativo di Franz Schubert di riavvicinarsi al mondo del Teatro componendo musica scenica. A oggi, però, il dramma teatrale in questione non è molto conosciuto, a differenza invece della sua parte musicale: i brani si alternano tra momenti d’intensa drammaticità e toni molto più leggeri. L’Entr Act, secondo brano, è decisamente il più noto la cui melodia doveva essere molto cara a Schubert per il fatto che la si ritrova in altre sue composizioni come l’Andante del “Quartetto in la minore” (1824) e nel pianistico “Impromptu op. 142 n. 3”.

Il brano contemporaneo di Federico Gardella, commissionato dal Maggio Musicale Fiorentino, si tratta invece di un modo di unire un’antica forma d’arte giapponese e la musica occidentale in un solo linguaggio. Ad accompagnare vocalmente questa ‘ricerca’ vi è la solista Ryōko Aoki, da tempo impegnata nell’elaborare una nuova definizione del concetto stesso di Teatro Noh che fonde arte, musica e danza.

A concludere il concerto,  la Nona Sinfonia di Dmitrij Šostakovič scritta per la fine della Seconda Guerra Mondiale e  come contraltare della Nona beethoveniana. Alla fine della guerra, nel 1945, Šostakovič sta pensando a come concludere in bellezza la “triade” delle sinfonie belliche. Se la Settima era stata una cronaca della guerra e l’Ottava un canto funebre con un barlume di speranza, la Nona doveva essere l’inno trionfale della vittoria sui nazisti. Il risultato che ne derivò, almeno secondo le critiche dell’epoca, fu però di una sinfonia divertita e poco impegnata che rendeva poca giustizia ai caduti della Guerra. Šostakovič, infatti, non voleva fare una versione bolscevica della Nona di Beethoven con squilli di trombe e cori di vittoria, ma semplicemente decise di creare una composizione che raccontasse un clima luminoso e solare  alla fine del conflitto.

 

Collateralmente al ciclo integrale delle sinfonie dedicate a Šostakovič, il Maggio propone una serie di appuntamenti di approfondimento: a partire dal 17 gennaio fino al 28 marzo nel Foyer della galleria del Teatro.

 

I programmi di sala di tutti i concerti sono riuniti in un unico volume con importanti contributi critici, notizie

storiche, la discografia delle esecuzioni, i testi delle liriche e le biografie degli interpreti. Il volume è in

vendita presso il Bookshop del Teatro al conveniente prezzo di 15 euro.

 

PROGRAMMA:

 

Franz Schubert

Brani da Rosamunde, Fürstin von Zypern

 

Federico Gardella

Two Souls per voce noh e orchestra

Voce noh Ryōko Aoki

Commissione del Maggio Musicale Fiorentino

Prima esecuzione assoluta

 

Dmitrij Šostakovič

Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore, op. 70

 

Direttore Wolfram Christ

 

Prezzi: Platea 1:€ 35/ Platea 2: € 30/ Platea 3:€ 25/ Platea 4:€ 20/Palchi:€ 18/Galleria: € 15/ Visibilità limitata:€ 10/Solo ascolto:€ 5

 

 

Wolfram Christ

Nato nel 1955 a Hachenburg, in Germania, dopo un lungo periodo come prima viola nei Berliner Philharmoniker e nella Lucerne Festival Orchestra e come docente alla Hochschule für Musik di Friburgo, intraprende la carriera di direttore d’orchestra. Collabora con prestigiose orchestre di tutto il mondo: fra queste ricordiamo la Münchner e la Scottish Chamber, la Royal Danish di Copenhagen, la Mozart di Bologna, il Maggio Musicale Fiorentino, la Simón Bolívar di Caracas, la Auckland Philharmonia, la German Radio Philharmonic di Saarbrücken, la Camerata di Madrid e la Südwestdeutsches Kammerorchester di Pforzheim. È stato Direttore Principale della Kurpfalz Chamber Orchestra di Mannheim dal 2004 al 2008, ampliandone l’attività concertistica anche all’estero e collaborando con solisti di fama internazionale quali Sabine Meyer, Emmanuel Pahud e Renaud Capuçon. Un rapporto profondo lo lega alla Stuttgarter Kammerorchester, di cui è stato Direttore ospite dal 2009 al 2013 e con la quale si è esibito allo Schleswig-Holstein Musik Festival e al Lucerne Festival nel 2011, guidandola anche in una lunga tournée in Sudamerica nel 2012. Nel 2014 per l’etichetta Hänssler Classic incide le Sinfonie di Amburgo di Carl Philipp Emanuel Bach con la Stuttgarter Kammerorchester, ritenute dalla critica fra le migliori interpretazioni in disco.

 

Ryōko Aoki

Laureatasi alla Tokyo National University of Fine Arts and Music, si è specializzata nello studio del teatro Noh giapponese, in particolare la scuola Kanze. Ha inoltre ottenuto il dottorato alla University of London, School of Oriental and African Studies, con una tesi dal titolo Women and Noh. Come donna e performer di teatro Noh, Ryōko Aoki riveste un ruolo unico al mondo, essendo questa forma d’arte tradizionalmente riservata agli uomini e che soprattutto ha sviluppato nuovi modi di rappresentare il Noh associandolo alla musica contemporanea: al momento sono oltre 30 le composizioni scritte per lei da celebri musicisti, fra cui Peter Eötvös, Toshio Hosokawa, Stefano Gervasoni e Oliver Schnelle. Si è esibita a Tokyo, Yokohama, Long Beach, Parigi, Roma, Londra, Dublino, Budapest, Berlino, Monaco e Karlsruhe e ha preso parte a numerosi festival, tra cui ricordiamo Asia-Pacific Weeks a Berlino, i Festival Bartók e Xenakis e il Takefu International Music Festival. Ha collaborato con ensembles e orchestre quali l’Arditti Quartet e la Münchener Kammerorchester. Nel 2016 si è esibita in Nopera AOI composta per lei da Noriko Baba, eseguita in prima mondiale a Parigi, mentre la stagione 2017/2018 la vedrà protagonista di due prime mondiali a lei dedicate: Futari Shizuka (La fanciulla del mare) di Toshio Hosokawa con l’Ensemble Intercontemporain alla Philharmonie de Paris e alla Kölner Philharmonie e Two Souls di Federico Gardella al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 2010 organizza il progetto NohxContemporary Music, attraverso il quale commissiona nuove opere a compositori di tutto il mondo. Alcune di esse sono incise in un suo recente CD, uscito nel 2014, che include Harakiri di Peter Eötvös. Ryōko Aoki è stata nominata “Japan Cultural Envoy” dall’Agenzia per gli Affari Culturali del governo giapponese per la sua attività in Europa nel 2015, e nel 2016 si è esibita alla Aichi Triennale, uno dei più importanti festival di arte contemporanea in Giappone.