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Sarà ancora visitabile fino al 31 gennaio 2018 la mostra dedicata ai disegni di Karl Stengel che dallo scorso dicembre arricchiscono le sale dello storico Palazzo Rosselli del Turco nell’Oltrarno fiorentino, sede nella seconda metà dell’Ottocento degli studi di numerosi pittori e scultori americani e dell’ambasciata americana negli anni di Firenze Capitale.

Circa quaranta opere astratte e figurative, visibili su appuntamento, che fanno parte della Collezione Stengel, curata dallo Studio Abba, che il maestro ungherese, recentemente scomparso, insieme alla moglie Camilla, ha scelto di custodire a Firenze.

Disegni realizzati in oltre trent’anni di attività da cui emergono le passioni e le sofferenze umane, manifestate nei volti scarni e tormentati dei soggetti che si affacciano con le loro emozioni sul palcoscenico della vita, delimitato dalla tipica quinta teatrale ideale stengeliana. Sentimenti che sono testimonianza di esperienze vissute in prima persona da Stengel, come la prigionia in Russia durante la guerra, oppure sono mutuati dalla letteratura che, come la musica, ha sempre ispirato il suo lavoro.

Karl Stengel – Senza titolo  disegno 1, 1990, matita e pastello a olio su carta

 

Nato nel 1925 in Ungheria, sulle rive del Danubio, Karl Stengel avverte sin dall’infanzia l’impulso di “dover” disegnare, fortemente attratto dal contrasto tra il bianco e il nero. Dopo la guerra e la liberazione da un campo di prigionia russo, vive a Budapest dove studia pittura e grafica, oltre ad interessarsi di scenografia ed architettura. In seguito all’invasione russa dell’Ungheria nel 1956, fugge a Monaco di Baviera, continuando i suoi studi alla Akademie der bildenden Kunste. Ha una cattedra alla Pädagogische Hochschule della Università di Monaco di Baviera, insegna grafica e incisione alla Volkshochschule e fonda una propria scuola di pittura e disegno. A Karl Stengel sono state dedicate mostre negli Stati Uniti (New York, Miami) in Norvegia, Romania, Polonia (Varsavia, Cracovia), Francia (Parigi, Cannes), Spagna e Messico. In Germania ha esposto più volte a Berlino e a Monaco, dove presso l’Istituto Italiano di Cultura ha presentato le illustrazioni per il Decamerone di Boccaccio e per i Frammenti di Giuseppe Ungaretti. In Italia espone a Firenze, Bologna, Milano, Lucca, Parma, Piacenza, Novara e a Palazzo Mora nell’ambito della Biennale di Venezia del 2015. Sempre nel 2015 ha vinto il primo premio del concorso internazionale GemlucArt a Montecarlo. Nel 2016 ha avuto una personale a Palazzo Loredan di Venezia, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e una presso la Galleria Ribolzi di Montecarlo, inaugurata alla presenza di S.A.R. la Principessa Carolina di Hannover. L’artista si è spento, nella sua amata campagna toscana, lo scorso 25 giugno.