Dopo i recenti appuntamenti del Maggio Metropolitano, (progetto del Maggio che ha coinvolto 20 comuni dell’area metropolitana di Firenze per più di cento appuntamenti e che ha coinvolto anche Empoli) degli scorsi mesi di ottobre, novembre e dicembre 2017 nei quali il Maggio con i complessi dei professori dell’Orchestra e gli artisti del Coro hanno eseguito dei concerti al Cenacolo degli Agostiniani, alla Collegiata di Sant’Andrea e alla Pinacoteca Sant’Andrea (Museo della Collegiata), il Maggio Musicale Fiorentino torna a Empoli con tutta l’Orchestra schierata al gran completo e con il maestro Fabio Luisi per un concerto straordinario tutto dedicato al romanticismo tedesco.
Il programma si apre con l’Ouverture da Oberon, l’ultima opera di Carl Maria von Weber, primo musicista veramente romantico, fondatore dell’opera nazionale tedesca. In questa composizione si percepisce un prodigioso colorismo strumentale, in cui le tre note iniziali del corno sprigionano immagini sonore di paesaggi idilliaci o tempestosi e un senso profondo del fantastico.
Si prosegue con il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra di Robert Schumann di cui lui stesso scrive nel 1839 alla moglie Clara (prima esecutrice di questo brano): “Quanto al concerto, ti ho già detto che si tratta di un qualcosa a metà tra sinfonia, concerto e grande sonata. Mi rendo conto che non posso scrivere un concerto da ‘virtuoso’ e che devo mirare a qualcos’altro”. Si tratta di una delle opere più dense di Schumann la cui vera forza si basa proprio sul felice colloquio tra l’organismo sinfonico e il solista che per il concerto al Palazzo delle Esposizioni di Empoli è la giovanissima pianista fiorentina Lavinia Bertulli.
In conclusione la celeberrima Quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven con il suo ritmico e lapidario inciso d’apertura che rappresenta «il destino che bussa alla porta»: un perenne contrasto di suoni, di lotta tra il bene e il male, di momenti lirici e drammatici che avanzano verso una conclusione che sembra già scritta, ma contro la quale Beethoven si ribella in nome della chiarezza della ragione umana.
Prezzi, posto unico 15 euro in prevendita presso il Circuito Boxoffice Toscana, la Libreria Rinascita ( via Ridolfi 53, Empoli), Bonistalli Musica ( Via Fratelli Rosselli, 19, Empoli) e on line sul sito del Teatro del Maggio.
Fabio Luisi
Nato a Genova, attualmente Direttore stabile (General Music Director) al Teatro dell’Opera di Zurigo e Direttore Principale della Danish National
Symphony Orchestra di Copenaghen, è il Direttore Musicale designato del Maggio Musicale Fiorentino e inizierà il suo incarico nell’aprile 2018. Dal 2011 al 2017 è stato Direttore Principale del Metropolitan Opera House di New York, nonché Direttore Principale dei Wiener Symphoniker (2005-2013), della Staatskapelle di Dresda (2007- 2010), dell’Orchestre de la Suisse Romande a Ginevra (1997-2002), dell’Orchestra del Mitteldeutscher Rundfunk di Lipsia (1999-2007) e dei Tonkünstler di Vienna (1995-2000). Dal 2015 è Direttore Musicale del Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, un Festival al quale è stato legato fin dagli inizi della sua carriera. Dirige stabilmente nei maggiori Teatri d’opera del mondo (Teatro alla Scala di Milano, Covent Garden di Londra, Opéra di Parigi, Liceu di Barcellona, Bayerische Staatsoper di Monaco, Lyric Opera di Chicago) ed è ospite delle migliori orchestre (fra cui, Cleveland Orchestra, Philadelphia Orchestra, San Francisco Symphony, Concertgebouw Orkest, London Symphony Orchestra, Wiener Philharmoniker, Filarmonica della Scala, NHK Orchestra Tokyo). Ha al suo attivo numerose registrazioni, fra cui l’integrale delle Sinfonie di Robert Schumann, di Arthur Honegger e di Franz Schmidt, poemi sinfonici di Richard Strauss, opere di Verdi, Bellini, Donizetti, Rossini, Strauss, Wagner e Berg. Per il DVD di Siegfried e Götterdämmerung con i complessi del Metropolitan di New York ha vinto un Grammy Award e per la registrazione della Nona Sinfonia di Anton Bruckner con la Staatskapelle di Dresda ha vinto un Premio Echo-Klassik. Numerose le onoreficenze ricevute, fra le quali il premio Abbiati, l’Anello d’oro dedicato ad Anton Bruckner dei Wiener Symphoniker, il Grifo d’Oro della città di Genova, la Laurea honoris causa
dell’Università di San Bonaventure (Stati Uniti), l’Ordine della Repubblica Austriaca per Scienze ed Arti. È Cavaliere della Repubblica Italiana e Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia.