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Il Comune di Firenze ha deciso di assumere 24 insegnanti per la scuola dell’infanzia con l’eccezionalità di far entrare subito in servizio 8 di loro. Un modo questo per poter migliorare il servizio offerto dall’amministrazione comunale, in un ambito che richiede sempre più risorse da investire.

24 nuove assunzione dal Comune di Firenze per la “Scuola dell’Infanzia”

In Italia, fino a qualche decennio fa, i bambini che erano ancora troppo piccoli per poter frequentare le scuole elementari, o primarie come sono chiamate adesso, venivano cresciuti dalle madri, che prettamente erano casalinghe.

Con l’emancipazione delle donne e il loro ingresso nel mondo del lavoro, è cresciuta sempre di più l’esigenza da parte delle famiglie di avere un luogo ove poter lasciare i figli, un posto dove i bambini possano socializzare tra di loro e crescere con i loro coetanei.

Proprio per questo motivo, ben consci dell’importanza di questo servizio, il comune di Firenze ha deciso di portare avanti 24 assunzioni per la scuola dell’infanzia. Di questi insegnanti, 8 entreranno in servizio subito nell’anno scolastico in corso e gli altri 16 prenderanno servizio a settembre.

Come ha ricordato la vice sindaca e assessore all’educazione Cristina Giachi, questo tipo di assunzioni non era mai accaduto ma «viste le esigenze, l’amministrazione ha scelto di rimodulare le assunzioni già programmate nel piano triennale straordinario per i servizio socio-educativi per il 2018 e il 2019, definendo le esigenze di reclutamento sui posti già vacanti e l’anticipo di un contingente di assunzioni rispetto all’anno scolastico di riferimento. Si tratta di una novità che vogliamo sperimentare: gli insegnanti potranno intanto, nel loro periodo di prova, supportare le esigenze dei servizi educativi già in essere».

“La scuola dell’infanzia” sempre più un’esigenza per la famiglia

A Firenze, le scuole per l’infanzia, suddivise nei 5 quartieri, sono in totale 28 e accolgono più di tremila bambini dai 3 ai 5 anni. Sono strutture, come detto prima, fondamentali per la famiglia e per i piccoli, ma molto spesso, i posti messi a disposizione dal Comune non sono sufficienti a coprire tutte le richieste. Questo crea sicuramente grossi disagi ai genitori, che si vedono costretti a lasciare i propri figli ai nonni oppure a strutture private o in alternativa a babysitter, obbligandoli a investire una cifra non certo esigua. E’ assolutamente necessario che l’amministrazione possa trovare soluzioni ad una questione assolutamente primaria come quella di far coincidere la crescita dei figli con la salvaguardia della carriera professionale delle madri.