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La tua guida per affittare la tua casa in modo sereno e consapevole.

I contratti d’affitto o materia di locazione possono destare molte avversità  per chi non la pratica abitualmente poiché la legge prevede varie tipologie di contratto, le tasse le agevolazioni, procedura di sfratto e altre varie operazioni.

Tutte le normative infatti non sono contenute in un unico codice ma sono frammentati in diverse leggi che cambiano continuamente.

I contratti in linea di massima sono accordi tra due parti una detta locatore e l’altra conduttore o inquilino che per un periodo sancito dal contratto il primo mette a disposizione un proprio immobile in cambio di un corrispettivo detto canone.
Certo è che il locatore deve decidere in base ad alcuni schemi già programmati che contratto vuole fare: i contratti possono essere di tipo libero quando le parti possono determinare le clausole e il prezzo. La legge decide però la sua durata che è di 4 anni che si rinnova automaticamente per altri 4 se non ci sono gravi problemi come la destinazione dell’immobile ad uso abitativo del coniuge, genitori o figli; se l’immobile è gravemente danneggiato e deve essere ristrutturato e se il locatore intende vendere l’immobile a terrai.
Un altra tipologia d’affitto è la locazione transitoria: la durata deve essere compresa tra uno e 18 mesi, l’esigenza transitoria del contratto deve esser provata co apposita documentazione inviata tramite lettera raccomandata se questo non avviene il contratto è considerato libero.
Locazione per studenti: per ospitare gli studenti fuori sede esiste un apposita forma di contratto. Per la stipula devono esserci dei presupposti: iscrizione ad un corso di laurea, residenza fuori dal comune dove si trova l’immobile; possono avere durata massima di 36 mesi rinnovabili

Il conduttore può recedere anche in anticipo rispetto alla natura del contratto ma questo lo vedremo nel prossimo articolo…