L’inaugurazione delle tre porte lignee e del Ciborio della Basilica appena restaurati, composizioni musicali poetiche inedite ed eseguite per la prima volta in assoluto; e ancora, una grande festa per le famiglie e la cittadinanza, incontri e installazioni artistiche, convegni internazionali e giornate di studio, letture e performance: sono oltre 50 gli appuntamenti distribuiti tra quest’anno e il 2019 con cui la Basilica di San Miniato al Monte celebra i suoi 1000 anni di storia.
Il 27 aprile saranno infatti 1000 anni esatti dalla firma del vescovo fiorentino Ildebrando sull’autorevole «Charta ordinationis» con la quale si inaugurava una nuova pagina di bellezza e spiritualità nella storia di Firenze. Il 27 aprile 1018 Ildebrando recuper fra le rovine della precedente chiesa carolingia le reliquie del martire Miniato, un esule armeno ucciso nel 250 dai soldati dell’imperatore Decio, e le colloc più dignitosamente in un altare destinato a diventare la prima, vera pietra di fondazione di una nuova Basilica romanica. Il vescovo consegn poi il pastorale ad un prete del suo presbiterio, di nome Drogo, perché fosse il primo abate di una comunità monastica chiamata a vivere sulla collina di San Miniato secondo la Regola di san Benedetto.
Gli eventi in programma del Millenario dell’Abbazia di San Miniato hanno il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze, il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la co-promozione del Comune di Firenze e la concessione del marchio del Consiglio Regionale della Toscana e sono stati programmati con il sostegno di Eni, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Poste Italiane, Toscana Aeroporti, Guido Guidi, Nextam Partners, Fism e AB Braganti.
Venerdì 27 aprile sarà dunque una giornata davvero intensa: alle ore 11.00 viene presentato il francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico nella serie tematica “Il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato all’Abbazia di San Miniato al Monte nel millenario della fondazione; alle 17.30 viene aperta la Porta Santa seguita dalla celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori. Alle 21 sono in programma la compieta con l’inaugurazione dell’installazione di Marco Bagnoli, la liturgia gregoriana e le musiche di Luca di Volo, le meditazioni sul tempo, “Mille anni per te sono come un giorno” di Massimo Cacciari e di Madre Maria Ignazia Angelini; il tutto arricchito dalla poesia inedita composta e recitata per l’occasione dal poeta Davide Rondoni.
Come preludio dell’anniversario, il 20 aprile alle ore 19, viene presentato il restauro delle tre porte della Basilica realizzato in collaborazione con alcuni Rotary e il 26 alle ore 11 è la volta della presentazione del restauro del bellissimo Ciborio interno alla Basilica grazie all’intervento dei Friends of Florence. L’architettura michelozziana, le tavole di Agnolo Gaddi e le aquile bronzee di Maso di Bartolomeo vengono restituite alla pubblica ammirazione dopo lunghi mesi di restauro le cui fasi saranno illustrate da un video, dai tecnici della Sovrintendenza e dagli stessi restauratori. Un breve concerto di canto gregoriano dei Viri Galilaei restituirà quelle opere alla loro piena destinazione spirituale.
“Firenze ha sempre concorso ad abbellire di arte e sapienza questo luogo – osserva Dom Bernardo Gianni, Priore dell’Abbazia di San Miniato – che si è offerto a generazioni di pellegrini e visitatori di ogni provenienza e convinzione quale spazio di pace, di speranza, di riflessione, dai grandi artisti del passato fino, in tempi recentissimi, a figure rappresentative quali il Dalai Lama, Paul Evdokimov, Marguerite Yourcenar, Kofi Annan, Thich Nhat Hanh e tanti altri”. “Da questa terrazza simbolicamente protesa su tutte le nazioni – prosegue – da questo laboratorio di convivenza evangelica, la comunità monastica e il Comitato Nazionale per la celebrazione dei mille anni di San Miniato al Monte, istituito lo scorso 20 dicembre dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, invitano a festeggiare i dieci secoli di questa straordinaria avventura di bellezza, di fede e di speranza interpellando non solo le sue fonti storiche, ma anche arti, linguaggi e intuizioni della nostra contemporaneità”.
Gli eventi proseguiranno per tutto l’anno, nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre. Venerdì 11 maggio alle 21 si inaugura l’installazione di Marco Nereo Rotelli che decora la facciata della Basilica di luci, colori e dei versi di Mario Luzi. Alle 21,30 inizia invece l’incontro internazionale di poeti intitolato “La Basilica è vostra” con proiezioni specifiche ancora di Marco Nereo Rotelli all’interno del complesso. Una quindicina di poeti di primissimo piano nel panorama letterario internazionale leggeranno i loro personali contributi per salutare il Millenario. All’esterno della Basilica la bellezza abituale del sagrato e del suo contesto saranno arricchite da una installazione arborea di piante provenienti dai cinque continenti a simboleggiare la vocazione cosmica della bellezza del luogo.
Giovedì 17 maggio, alle ore 17.00, nella sala del Gonfalone del Consiglio regionale della Regione Toscana , è in programma il convegno “San Miniato nella geografia toscana” con i rappresentanti delle località toscane caratterizzate dalla memoria storica e dalla toponomastica di San Miniato: città, paesi, chiese che documentano la diffusione del culto del santo armeno.
Da mercoledì 23 a venerdì 25 maggio, in collaborazione con la Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.), si svolge un altro convegno internazionale di storia delle idee in riferimento al contesto storico in cui si situa la fondazione di San Miniato a Firenze nell’Europa del secolo XI “San Miniato e il segno del Millennio”, a cura di Agostino Paravicini Bagliani dell’Università di Losanna e di Francesco Santi, ordinario di Filosofia Medioevale all’Università di Cassino.
Il 26 maggio, alle ore 16 si svolge un’originale azione scenica itinerante lungo la scalinata che da Porta San Niccol conduce a San Miniato, un cammino dedicato alla Divina Commedia a cui partecipano centinaia di persone fra cui ragazzi, detenuti, migranti, e cittadini. Il progetto, intitolato “Salire a le stelle – Dante2021. Legato con amore in un volume ci che per l’universo si squaderna” e’ a cura di Culter.
Giugno è il mese dei concerti: giovedì 21 è atteso The Millennium Sunset Prayer Concert con musiche originali in prima esecuzione assoluta di un giovane compositore Ian Cecil Scott. L’evento è promosso dall’Associazione Passignano, si svolge sul sagrato della Basilica ed è l’occasione per raccogliere fondi e finanziare la realizzazione di un’opera scultorea destinata a divenire traccia di tutto il millenario.
Sabato 23 giugno 2018, per tutta la giornata un momento di festa per grandi e piccini, chiamato ‘Piazza San Miniato’ in occasione del Solstizio d’Estate. In questa giornata, che precede le festa del patrono San Giovanni, la comunità di San Miniato invita i cittadini italiani e stranieri, famiglie e bambini a trascorrere una giornata a contatto con la bellezza, i lavori artigianali del monastero, la preghiera e la spiritualità del canto gregoriano. Grazie al Centro Commerciale Naturale del Piazzale Michelangelo sarà inoltre possibile gustare piatti tipici, acquistare prodotti di artigianato tradizionale, partecipare a laboratori sui saperi medievali, assistere a spettacoli di strada e partecipare alle celebrazioni liturgiche. Nel pomeriggio e alla sera, sul sagrato si esibiranno le bande “Toscana junior Band” e “Bronnoysund Music Korp” quest’ultima proveniente dalla Norvegia.
Martedì 26 giugno l’81° Maggio Musicale Fiorentino fa tappa a San Miniato omaggiando il Millenario con il concerto del coro l’Homme Armé, diretto da Fabio Lombardo con musiche che spaziano dal Medioevo (G. Dufay) al Novecento rappresentato dal compositore statunitense David Lang. Nato nel 1957, la sua musica risente, in una particolarissima miscela, di influssi del modernismo, del minimalismo e del rock.
Sabato 30 giugno alle 21 la Basilica torna ad essere luogo di accoglienza di talenti giovanissimi e spazio di esecuzione di musiche inedite e composte ad hoc. È il caso di «Fantasia millenaria», prima assoluta di un concerto per pianoforte e orchestra composto da Filippo Landi, 22 anni che si esibirà al pianoforte accompagnato dall’Orchestra Cupiditas.
Nei mesi di luglio e agosto il sagrato ospiterà alcuni eventi dell’Estate Fiorentina.
Nella prima decade di settembre arriva lo spettacolo di “Teatro architettura” di Giancarlo Cauteruccio: ancora una volta è la luce a dialogare ed esaltare la bellezza della facciata di San Miniato. Giovedì 13 e venerdì 14 settembre, in collaborazione con l’Università di Firenze, si terrà il convegno internazionale “La Basilica di San Miniato al Monte di Firenze 1018 – 2018 Storia e documentazione”, con la cura scientifica di Francesco Salvestrini, docente di storia medioevale nell’Ateneo fiorentino. Sabato 15 settembre il grande violoncellista Mario Brunello offrirà un concerto-meditazione. Giovedì 27 e venerdì 28 settembre è prevista una programmazione musicale di straordinaria importanza che ribadisce il legame fra San Miniato al Monte e l’Armenia: saranno eseguite musiche del grande compositore armeno Tigran Mansurian con l’Orchestra Regionale Toscana diretta da George Pehlivanian. Del maestro Mansurian verrà eseguito per viola e quattro voci “Confessing with Faith” e nella seconda parte si ascolteranno musiche inedite commissionate dall’Abbazia di San Miniato per omaggiare il santo protomartire fiorentino di nascita armena. Saranno eseguiti componimenti su testi di santi armeni per baritono, coro e orchestra. L’esecuzione è in prima mondiale assoluta, anche grazie alla collaborazione con la nota casa discografica tedesca ECM di Manfred Eicher.
Ad ottobre, nelle giornate di venerdì 19 e sabato 20, in collaborazione con l’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo e con il Gabinetto Vieusseux di Firenze si svolgerà il convegno internazionale “La speranza non ha tempo… è dovunque” curato da Paola Baioni, docente di letteratura italiana all’Università di Torino. È sondata la fortuna di San Miniato nella memoria artistica e soprattutto letteraria fra Otto e Novecento in modo particolare nell’opera poetica di Mario Luzi. Giovedì 25 ottobre è il giorno della Solennità Liturgica di San Miniato, sottolineata dalla presenza dell’Abate Primate della Confederazione Benedettina che presiederà la solenne liturgia delle 17.30. Alle ore 21 è in programma la prima esecuzione assoluta di Passionis Fragmenta, composizione per voce e strumenti di Salvatore Sciarrino su commissione della Comunità monastica per un ulteriore e prestigiosissimo omaggio musicale al Millenario. Un altro momento di grandissimo valore nel raccordare la grande musica del nostro tempo con la secolare storia della Basilica.
Altri importanti convegni internazionali e giornate di studi sono state progettate per ripercorrere i molteplici significati di San Miniato nella spiritualità, nella storia, nell’arte e nella letteratura. Da giovedì 8 a sabato 10 novembre, in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore, viene esplorato il tema “Firenze nuova Gerusalemme”. Sono previsti un concerto del coro della “Community of Jesus” e una installazione temporanea in sagrestia di Filippo Rossi. Nel mese di novembre, oltre a un recital del celebre pianista Pietro De Maria, legatissimo a San Miniato al Monte, si terrà da giovedì 15 a sabato 17 un’edizione speciale del Festival delle Religioni, questo anno ospitato nel cuore del Millenario di San Miniato che si apre al confronto su temi filosofici, teologici e spirituali raccordando voci, culture, sensibilità e religioni diverse, in una efficace formula che ha ormai all’attivo tre seguitissime edizioni e che questo anno indagherà il tema del tempo. Creatrice e curatrice del Festival è la filosofa Francesca Campana Comparini. Sono attesi nomi importanti di rilevanza internazionale. La Basilica ritrova anche così la sua antica tradizione di accoglienza ecumenica e interreligiosa. Giovedì 6 e venerdì 7 dicembre la prestigiosa compagnia teatrale Tiezzi Lombardi rappresenterà “Le felicità turbate” su testi di Mario Luzi.
Il 2019 si apre con un seminario organizzato in collaborazione con la Fondazione Spadolini-Nuova Antologia e dedicato a San Miniato al Monte nelle vicende risorgimentali e nelle trasformazioni di Firenze Capitale. Sullo sfondo la preziosa traccia ottocentesca del Cimitero monumentale delle Porte Sante.
A febbraio, in collaborazione con l’Accademia delle Arti del Disegno, sarà la volta di “San Miniato al Monte Mille anni di arte e bellezza”. Ne sono curatori Cristina Acidini, Francesco Gurrieri e Renzo Manetti. In data ancora da definire, è in programma lo «Stabat Mater», spettacolo musicale e teatrale organizzato dalla compagnia teatrale Venti Lucenti per la regia di Manu Lalli. A marzo, un’ultima giornata di studi è dedicata alla relazione fra Umanesimo e Monachesimo per la cura scientifica di Concetta Bianca, eminente studiosa di letteratura e pensiero rinascimentale.
Da mercoledì 3 a venerdì 7 aprile si svolgerà un progetto scenico che indaga lo sviluppo del canto liturgico dalle antiche origine mediorientali, ebraiche ed egiziane fino a quello romano e gregoriano, per arrivare ai canti della tradizione afrocaraibica e afroamericana. L’evento, intitolato “Haec est porta coeli, canti per mille anni”, coinvolgerà circa 150 persone fra cui rappresentanti delle comunità straniere residenti a Firenze (copti, musulmani, ortodossi, ebrei, armeni), migranti, scuole, detenuti. Un progetto a cura di Culter in collaborazione con Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards e Fondazione Teatro della Toscana.
Quindi, sabato 27 aprile, conclusione solenne del Millenario con la chiusura della Porta Santa, l’inaugurazione di una scultura segno memoriale dei mille anni, la lettura di messaggi augurali a firma di diversi testimoni e protagonisti dell’anno millenario e il coinvolgimento di una rappresentanza di giovani studenti fiorentini a sigillare l’apertura fiduciosa al futuro che da questo luogo si desidera attendere e preparare con molta meno paura e molta più speranza.