“Ogni opera d’amore fatta col cuore avvicina a Dio”. Questa frase di Madre Teresa di Calcutta è diventata il motto di Brosio.
Incontenibile Paolo Brosio quest’oggi all’Hotel Minerva di Piazza Santa Maria Novella. Conoscendo la sua fede non poteva scegliere luogo migliore per parlare a Firenze dei suoi prossimi progetti che proprio di fronte alla chiesa dedicata alla Vergine.
Brosio lancia l’iniziativa che si svolgerà sabato 26 maggio sull’isola della Gorgona, perla dell’arcipelago toscano a 30 km da Livorno e che già da subito ha raccolto personalità del mondo dello spettacolo e dello sport. Un evento solidale che ha come fine il reinserimento dei 126 detenuti del carcere labronico. Sono persone che a detta di Paolo portano la loro croce ogni giorno insieme ai loro familiari e che condividono il loro isolamento con le guardie penitenziarie, anch’esse partecipanti all’evento.
Con l’aiuto dell’imprenditoria livornese, sarà allestito un campo di calcio per i detenuti dove si terrà il Torneo Coppa della Pace saranno raccolti fondi da destinafe alle famiglie dei detenuti poveri e alle famiglie livornesi alluvionate. Un dettaglio a cui Paolo dimostra di tenere molto: saranno trasportate anche le reliquie Madonna di Montenero e di Don Bosco.
Brosio è stato capace di riunire un mondo vasto per il suo progetto: un volto dello spettacolo come Carlo Conti e l’unico 10 Giancarlo Antognoni, Giulia medaglia d’oro a Pechino 2008, l’arbitro Rocchi prossimo a partire per i Mondiali, Sandro Giacobbe della Nazionale Cantanti, imprenditori, realtà del terzo settore come la Misericordia, istituzioni religiose, il CONI e Cure to children.
Nobili principi cristiani e un impegno sempre concreto: progetti per orfani e anziani abbandonati in Bosnia, un villaggio in SriLanka per gli sfollati, una parrocchia a Finale in Emilia comune martoriato dal terremoto del 2012 mentre già sono in cantiere una casa per anziani a Citluk e un ospedale a Medjugorje e mentre lo dice si commuove.