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Occupazioni, Spazi Sociali, rubrica del giovedì di Sei di Firenze se ti porta dentro gli edifici fantasma.

Cantieri abbandonati, fabbriche dismesse, immobili vuoti di proprietà pubblica (ad esempio INPS, Ferrovie). Sono questi solitamente i luoghi dove avvengono le occupazioni.

Anche Firenze come tutte le città d’Italia non fa eccezione. Tra queste se ne annoverano alcune storiche, attive addirittura dagli anni ’90. Si pensi solo alla ex scuola Ritter dove ha trovato la morte la guida del movimento Lotta per la Casa Lorenzo Bargellini.

Negli anni si è assistito ad una crescente attenzione al problema da parte delle autorità ma ci sono situazioni ancora lontane da trovare risposte convincenti. Gli edifici occupati sono infatti ancora molti. Un gran numero di questi si concentra nel Quartiere 5. Tre solo a Peretola. Da qui comincia la nostra inchiesta.

Viale Gori e via Pistoiese

Uno di questi è l’ex hotel Concorde che sorge in viale Gori occupato da circa 40 persone. Altri due edifici occupati a pochi metri di distanza dall’hotel si trovano invece in via Pistoiese. 

Occupazioni viale GoriUno è l’ex fabbrica Gover dove hanno trovato alloggio famiglie principalmente, come risulta, di origine rom che vivono in condizioni di allarmante degrado e sporcizia.

Per la cosiddetta Casa della droga, come ribattezzata da cronisti e residenti, posta tra via dell’Osteria e via Pistoiese, non sembra esserci un destino diverso da quello attuale di degrado e sfascio. Nel settembre del 2017 il sindaco di Firenze Dario Nardella scrisse dalla propria pagina Facebook: “Avete presente ‪il “Casone” abbandonato e mai finito in via dell’Osteria? Ora ha un nuovo futuro e tra 18 mesi avremo 83 appartamenti di social housing che daremo alle famiglie in difficoltà con un affitto calmierato. Grazie a tutte le realtà che, insieme alla Fondazione CR Firenze e al Gruppo CDP, hanno reso possibile questo piccolo miracolo, e ora via ai lavori!

Secondo fonti raccolte da Sei di Firenze se i lavori sarebbero dovuti partire a gennaio 2017 prima, poi ad aprile. Poi più nulla. L’ultimo sgombero risale al marzo scorso mentre gli ultimi arresti, in totale 10 persone di origini marocchine tra i 21 e 28 anni, sono stati portati a termine ad agosto.

Non serve solo ripristinare la legalità, questo è l’inizio. Serve un intervento complessivo di rigenerazione urbana per riportare questi spazi ad un uso collettivo.