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Tornabuoni, dal 2010 lo storico palazzo è al centro di un caso giudiziario. Si è trattato di abusi edilizi o no?

“Abbiamo eseguito un restauro e un risanamento conservativo così come previsto dalle normative vigenti”.

Ribatteva così Gian Luca Palmieri, affiancato da Jacopo Fratini e dagli avvocati Duccio Traina, Piermatteo Lucibello e Paola Pasquinuzzi nell’ottobre scorso di fronte alle accuse della Procura. “Per fare questo” continuava “attraverso i nostri tecnici e progettisti abbiamo interloquito sempre con gli uffici del Comune e della Soprintendenza e abbiamo ottenuto tutti i necessari titoli autorizzativi per compiere questo restauro”.

Palazzo Tornabuoni: la storia

L’aspetto odierno di Palazzo Tornabuoni si deve ad un rifacimento neo-rinascimentale ma nei secoli questo ha subito una serie di restauri e rimaneggiamenti.

Il palazzo fu costruito su disegno di Michelozzo, architetto di fiducia di Cosimo il Vecchio, per Giovanni Tornabuoni, capo del Banco Mediceo, accorpando vari fabbricati preesistenti.

Passato ai Corsi, alla fine del ‘500 per volontà del marchese Jacopo Corsi vi si riunì l’Accademia della Musica. Nel 1594 vi si tenne la rappresentazione de La favola di Dafne, uno dei primi esempi di melodramma italiano.

Prima il Cigoli e poi il Ruggieri modificarono il complesso: si deve al primo l’elegante loggia attualmente visibile di fronte chiesa di San Gaetano perché trasferita.

Fu dei Corsi fino al 1894 quando passò a Maria Arconauti Visconti e quindi alla Banca Commerciale nel 1924 che per adeguarlo alle nuove esigenze non esitò a manomettere l’edificio.

Passa nel 2001 a Banca Intesa. E da questa lo acquistano i Fratini grazie ai buoni rapporti consolidatisi con Gaetano Miccichè, fratello di Gianfranco, allora responsabile del Corporate Investment della banca e oggi presidente della Lega Serie A. 

Le inchieste

Dopo gli ultimi restauri nel 2005, con l’arrivo della Fingen società che fa capo ai Fratini sono stati realizzati i 36 appartamenti di lusso, un club di lusso per soci esclusivi.

Il frazionamento Tornabuoni è dal 2010 al centro di un lungo contenzioso giudiziario. Tutto partì allora: l’immobile fu sequestro e dissequestro. La tesi dell’accusa: realizzando gli appartamenti è stato violato il Piano regolatore urbanistico. Dietro ad un restauro conservativo, infatti, si cela, sempre secondo l’accusa, una trasformazione del palazzo con annesso cambio di destinazione d’uso in turistico-ricettivo. Un vero guaio perché in centro non possono sorgere nuovi alberghi.

Come si apprende da un fugace articolo comparso su La Nazione, la prescrizione è matura per il filone principale dell’inchiesta mentre resta vivo un secondo filone quello che coinvolge i proprietari. La giustizia ci ha messo troppo ma al tempo stesso non si è trattato di un restauro ma di una restaurazione.

“Rossi! Rossi! Rossi!”

Sventurato nel calcio e negli affari. Chiunque si emozioni ad ascoltare le note retrò di Narciso Parigi può dimenticarlo. Nel secondo filone dell’inchiesta figura quel Giuseppe Rossi ex numero 49 della Fiorentina che incantò il Franchi con il suo mancino ma che nel 2015 ha comprato un appartamento nel palazzo. Stessa sorte per gli altri facoltosi che hanno acquistato le dimore nate dal frazionamento del palazzo.

I Fratini, dalla fabbrica di provincia al business globale: una storia di successi

È una storia significativa quella dei Fratini. Esemplare. Una famiglia influente oggi ma non dai nobili natali. Una famiglia che ha iniziato dalla provincia di Firenze: piccoli imprenditori ambiziosi, come tanti altri, che dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale hanno fatto l’Italia. Oggi spaziano dall’alta moda, all’hôtellerie passando per gli investimenti immobiliari.

Prima furono Fiorenzo e Giulio che a Campi Bisenzio nel dopoguerra si misero a produrre i jeans. Furono i primi in Europa ma fu solo l’inizio.

Negli anni passano dai pantaloni agli immobili. Capiscono per primi l’importanza della diversificazione degli investimenti. Indubbiamente una decisione saggia. Comprano Villa Cora dal fallimento Longinetti, poi è la volta della lottizzazione Santa Cristina. Passano a edificare l’intera Val di Luce. Lì si svolge da oltre 10 anni il Trofeo Fiorenzo Fratini in memoria di chi ha dato inizio a tutto anche se gli affari non sempre procedono per il meglio.

Nel 1990 acquistano il Palazzo della Gherardesca che diventerà Four Season nel 2008: oltre 100 camere e 40 suite, tra gli affreschi di Giovanni Stradano e le raffinatezze del giardino all’italiana.

Villa Serristori a Castagneto Carducci ai Fratini. Anche la Manifattura Tabacchi era finita nella loro lista dei desideri.

Vantano collaborazioni con McArthur Glen: insieme hanno costruito l’outlet di Serravale Scrivia, quello di Barberino del Mugello, di Castel Romano, Marcianise.

Non si fermano all’Italia. Nemmeno le grandi distanze sono d’ostacolo ai loro affari. Russia, Ungheria, Romania e Turchia. Negli ultimi anni hanno messo radici anche in Cina. Aprono nel 2009 il primo outlet. Oggi se ne contano sei: Hong Kong, Tianjin, Shanghai, Guangzhou (inaugurato alla presenza di Giovanni Bettarini), Wuhan e Chengdu.