Infrastrutture, rilancio di Nardella sull’aeroporto: “Un patto per lo sviluppo di tutta questa area della Toscana tra Firenze e Prato”.
Infrastrutture: sembrava oramai tutto perduto. La scure del tribunale amministrativo e i veti congiunti avevano decapitato il nuovo aeroporto. Lo stadio restava sospeso in un limbo. C’è stato però un rilancio inaspettato.
Il sindaco di Firenze non si arrende. Intervistato da Il sito di Firenze, il primo cittadino esordito sul problema del turismo di massa. Una delle critiche all’aeroporto è che questo porterebbe ulteriore turismo in una città satura: <<Dire che il turismo è un problema per Firenze credo sia sbagliato perché porta lavoro, ricchezza, sviluppo, certo il turismo va governato>>. Fatta questa premessa, la sua strategia: <<Una infrastruttura come l’aeroporto serve a qualificare il turismo ma serve anche al lavoro delle grandi aziende del territorio. Sto lavorando con grande pazienza per convincere alcuni sindaci, per inserire l’aeroporto in un patto per lo sviluppo di tutta questa area della Toscana tra Firenze e Prato>>.
Una posizione chiara ma conciliante. Un sensibile cambio di strategia rispetto al passato. Un modo per spezzare quell’asse che si stava venendo a creare tra PD di Sesto, ricompattatosi sulla contrarietà verso l’ampliamento dello scalo, capitanato da Zambini, il sindaco di Prato fresco di rielezione, Biffoni, e Fossi di Campi Bisenzio.
Nuovo stadio?
Vaghezza invece sullo stadio. <<Commisso, Joe Barone e tutto il suo staff sono molto affiatati e hanno un grande entusiasmo. Commisso fin da subito mi ha detto ‘ho più di 60 anni e voglio lasciare qualcosa di importante a questa città e non ho nemmeno molto tempo, perché come dire alla mia età non è che posso permettermi di aspettare’>> ha spiegato. <<Mi è piaciuto molto questo senso di concretezza, pragmatismo e allo stesso tempo il desiderio di fare qualcosa e sono molto molto ottimista, credo che entro l’estate imboccheremo la strada definitiva della soluzione per il nuovo stadio e lo faremo d’accordo con loro>>.
Nel frattempo anche il nuovo proprietario della Fiorentina, l’italoamericano Rocco Commisso: <<La Serie A è indietro rispetto a Premier, Bundes e Liga. Loro hanno tutti gli stadi. In Italia solo poche società>> ha spiegato a Forbes. <<Vorremmo seguire il modello Juve sullo stadio. Ma ci sono un sacco di impedimenti politici e regole che richiedono tempo per questo tipo di cose>>. Sembra che Rocco si sia reso conto che non è facile realizzare in Italia le infrastrutture di cui ci sarebbe bisogno. <<Il mio compito sarà intanto quello di aumentare ricavi, con sponsor, anche in America. Ci sono anche percorsi sportivi che possono permettere di aumentare le entrate in poco tempo, come l’ingresso in Champions League. Ma c’è grande concorrenza, e non si può stravolgere tutto dal giorno alla notte>>.