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 C’è chi crede nei giochi della sorte e chi no, ma sicuramente possiamo affermare che un monumento fiorentino non ha proprio avuto una grande fortuna.

La nostra città, così ricca di storia e di arte, accoglie in ogni sua via qualche elemento importante che certe volte viene sciupato dall’irrefrenabile e inevitabile corso del tempo. La nostra fortuna però è che, essendo l’arte sempre stata il cuore di Firenze, molte famiglie importanti nel corso della storia si sono impegnate a ricostruire ciò che il tempo o in qualche caso la sorte avevano sciupato.

In particolare c’è un luogo in cui la colonna situata nella piazza è stata più di una volta vittima della sfortuna e successivamente rimessa in sesto. È nella Piazza di Santa Felicita, proprio davanti alla chiesa, il posto in cui possiamo trovare lo sfortunato monumento. Si dice che in un passato molto lontano sorgesse lì una piramide, usata probabilmente come monumento funerario di un’importante famiglia fiorentina e da cui deriva quello che ancora oggi e il simbolo delle monache di Santa Felicita. Tale tomba però crollò e al suo posto venne costruita una colonna in marmo in stile romano. Purtroppo però anche questa nuova costruzione ebbe la stessa sorte della precedente e, frantumatasi in diversi punti, venne giù.

Tuttavia quel posto non poteva rimanere vuoto e la famiglia Rossi commissionò la costruzione di una nuova colonna in commemorazione dell’impresa di San Pietro Martire a cui erano fermamente devoti. Fecero quindi costruire in cima a tale monumento una statua del Santo che però dopo anni crollò rovinosamente lasciando spoglia la sommità della colonna. 

Altre due volte venne ricostruita la statua e posta in cima al monumento, ma la ritirata dei tedeschi da Firenze durante la Seconda Guerra Mondiale fece sì che crollassero nuovamente, questa volta insieme. Tuttavia dopo quest’ultima batosta, la colonna venne restaurata e posta di nuovo al suo posto nella piazza, ma senza la statua. Quale sia il motivo? Non si sa, forse semplicemente un po’ di scaramanzia…