Via Accademia del Cimento, reportage di Sei di Firenze se tra le case popolari.
Via Accademia del Cimento, Firenze, 26 settembre 2019
È tutto sbagliato. Rifiuti ammassati, carcasse di motorini, auto rubate. Quella sensazione di essere fuori dalla città, lontani da un mondo che fa finta di non vedere. Seperati.
È tutto sbagliato e non cambia nulla. Un marciapiede che sprofonda, un cancello scassato. Stranieri prepotenti, stipati senza criterio, vagabondi. C’è anche una Mobike, tra un materasso e i resti di un mobile. E al crescente degrado cresce lo sconforto, le lotte intestine, la rabbia muta.
È tutto strano, profondamente sbagliato, ingiusto. È la privazione di una prospettiva, di credere a una vita che possa essere altra e migliore rispetto alle bruttezze del quotidiano. Cinquant’anni fa sarebbero stati la classe di riferimento della Sinistra. Oggi ondeggiano tra un estremismo e l’altro. Nella timida speranza che qualcuno un giorno si ricordi di loro.