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Il comando provinciale dei Carabinieri di Firenze negli ultimi due giorni è intervenuto per poter porre fine a due reati, diversi, ma sempre a sfondo sessuale che si stavano protraendo da tempo sul nostro territorio.

Nel primo caso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Scandicci, dopo un’attività investigativa, hanno arrestato una donna cinese di 48 anni con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina.

Le troppe persone che entravano e uscivano da un terratetto di via Pisana nel Comune di Scandicci avevano insospettito i Carabinieri impegnati in un ampio controllo del territorio e, dopo accurati approfondimenti on-line e sul territorio, hanno scoperto, secondo il quadro indiziario, che la donna sfruttava una sua conterranea di 45 anni, che, introdotta clandestinamente in Italia, doveva avere rapporti sessuali a pagamento con clienti che gli venivano procurati dalla indagata. Le cifre erogate per la prestazione sessuale variavano tra i 30 e i 50 euro.

L’appartamento è stato, quindi, sequestrato preventivamente e la donna, arrestata, è stata portata alla Casa Circondariale di Sollicciano.

Nel secondo caso, i Carabinieri del Comando di Firenze Rifredi hanno dovuto affrontare un delicatissimo caso che riguardava una giovanissima ragazza. Una 14enne, infatti, accompagnata dalla madre ha descritto ai militari dell’Arma con dovizia di particolari tutti gli episodi di violenza che aveva subito da parte del cugino 34enne della madre.

Dall’età di 9 anni, secondo il racconto della ragazza, il parente l’avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali completi, alcuni addirittura filmati. La vittima, sconvolta e prostrata, negli ultimi tempi addirittura non riusciva più ad andare a scuola. Proprio per questo, una delle docenti della giovane, preoccupata da questa assenza prolungata, ha deciso di presentarsi a casa della ragazza che, a quel punto, ha confessato prima alla madre e poi, accompagnata da quest’ultima, ai Carabinieri l’enorme peso che si portava dentro.

I militari, dopo aver informato il PM di turno della Procura della Repubblica, hanno eseguito un decreto di perquisizione a casa dell’indagato a Scandicci e, oltre a centinaia di files e fotografie di materiale pornografico, hanno trovato anche una foto relativa a quanto denunciato dalla minore. L’uomo è quindi stato condotto al carcere di Firenze Sollicciano per le ipotesi di reato di violenza sessuale su minorenne e detenzione di materiale pedopornografico.

Questi due eventi mettono in risalto sia l’Arma dei Carabinieri, che, ancora una volta, conferma l’instancabile lavoro al fianco dei cittadini, sia l’insegnante della giovane. Questa docente ha dimostrato la propria abnegazione per quello che non solo è un lavoro ma anche una missione. Con il suo interessamento nei confronti della sua giovane studentessa ha consentito alla giovane finalmente di togliersi un macigno che la stava schiacciando.

Ai Carabinieri e all’insegnante tutti i nostri più profondi ringraziamenti.