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Firenze, 4 luglio 2023 –  «La vera storia dell’elezione di Papa Francesco», il romanzo di Gianluca Briguglia con al centro l’insolita avventura di Guido Baldini, quarantenne professore di Storia moderna in un’università parigina, che in seguito alle dimissioni di papa Ratzinger viene convocato in Vaticano, sarà presentato venerdì 7 luglio alle 18 a Villa Vittoria Cultura (viale Filippo Strozzi 2, ingresso libero). Dopo i saluti del presidente Giovanni Fittante, interverranno l’onorevole Federico Gianassi, la vice presidente della Camera dei deputati Anna Ascani e l’autore Gianluca Briguglia. La presentazione del nuovo fascicolo di aprile-giugno di Nuova Antologia è in programma, invece, mercoledì 5 luglio (ore 18) in viale Filippo Strozzi 2. Il direttore della rivista, Cosimo Ceccuti, insieme al presidente della rassegna culturale Villa Vittoria Cultura, Giovanni Fittante, al direttore editoriale del gruppo Polistampa, Antonio Pagliai, e al dantista Massimo Seriacopi illustreranno i contenuti della nuova uscita del periodico trimestrale di lettere, scienze e arti fondato nel gennaio 1866 a Firenze, come ideale continuazione dell’«Antologia» del Vieusseux. La rivista, edita dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia, è tra le più longeve e prestigiose.

Il fascicolo di aprile-giugno di Nuova Antologia si apre con testi del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco su “Europa e Italia: unione e pace” e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi su “I giovani e il tempo del cambiamento”. Fra i numerosi autori che alternano temi storici ad altri di viva attualità ci sono anche Cosimo Ceccuti e Massimo Seriacopi, con  i loro contributi rispettivamente su “Radici risorgimentali e attualità della Costituzione” e “Dante in viaggio tra terra e cielo”.

“La Costituzione italiana è democratica, benché frutto in alcuni articoli di compromessi fra parti politiche su posizioni opposte che indussero Piero Calamandrei a definirla ‘una Costituzione calva’. Sui principi fondamentali che aprono la Carta, tuttavia, i Padri Costituenti furono concordi: quei principi – spiega Cosimo Ceccuti nel suo intervento – furono mutuati dagli articoli iniziali della Costituzione della Repubblica Romana del 1849, una delle Costituzioni più democratiche dell’età contemporanea”.