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La Regione rossa per eccellenza la Toscana continua a distinguersi per un’accoglienza a braccia spalancate verso i migranti. Adesso pure un protocollo Regione-Prefettura prevede possibilità per le famiglie di ospitarli. Vediamo in cosa consiste questo accordo.

Qualsiasi famiglia che intende ospitare un profugo dovrà chiamare il numero verde 0554383030 per fornire le informazioni sull’indirizzo, il numero dei vani e la composizione del nucleo familiare. Nel giro di pochi giorni, se la famiglia sarà ritenuta idonea, dovrà prestarsi ai controlli di adeguatezza sull’appartamento da parte dell’Asl e, poi, la prefettura insieme all’ente gestore preposto (ovviamente una cooperativa) individuerà il migrante che sarà accolto. Perlomeno l’accordo stipulato prevede che, tra i requisiti previsti, ci sia la permanenza del migrante in Italia da almeno 6 mesi, una buona conoscenza della lingua italiana e un buon livello di integrazione sul territorio.

L’accordo tripartito

Lo straniero firmerà, insieme alla famiglia e alla cooperativa, un patto di solidarietà, ‘un accordo tripartito’ che, come spiega il prefetto Giuffrida, “investirà il rapporto di un carattere anche giuridico”. Ogni famiglia potrà accogliere fino a due profughi per un massimo di un anno (ma il patto può essere rinnovato per più tempo) e in cambio riceverà 16 euro al giorno per le spese di vitto e alloggio. Queste le caratteristiche nel dettaglio per evitare di essere fraintesi.

La domanda

Perchè la Regione Toscana continua ad insistere sul tasto di questa accoglienza diffusa così la chiamarono in tempi non sospetti qualche anno fa sia il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi che l’allora Assessore di competenza Stefania Saccardi?

Vogliamo ricordare che non molto tempo fa molti comuni in Toscana avevano già detto la loro negativamente sulla situazione  che stavano attraversando per continuare a gestire nuovi e continui  flussi dei migranti in arrivo.

E’ bene infatti ricordare che circa 80 comuni di varie zone della nostra Regione si sono rifiutati di prendere ed ospitare i migranti : dalla Maremma, alla Lunigiana e Garfagnana, oltre alle isole (Elba e Capraia).

Ecco invece i dati nel dettaglio dell’accoglienza toscana allo scorso giugno:

Secondo i dati verificati con le dieci Utg-Prefetture toscane (Uffici territoriali del governo), aggiornati al mese di aprile, la Toscana conta 7mila 500 profughi richiedenti asilo, distribuiti in 559 Cas (centri di accoglienza straordinaria).

La rete toscana può vantare un’offerta di accoglienza complessiva per circa 8mila 500 persone. La provincia che conta più profughi è Firenze (2.071) distribuiti su 38 Comuni, seguono Livorno (793 su 9 Comuni), Lucca (791 su 23 Comuni), Arezzo (735 su 28 Comuni), Pisa (672 su 31 Comuni), Siena (693 su 27 Comuni), Pistoia (539 su 17 Comuni), Prato (485 su 7 Comuni). Chiude Massa con 364 profughi distribuiti su 11 Comuni della provincia.

Con il passare dei giorni però le pressioni politiche da Regione Toscana ed Anci locale non sono mancate verso Roma ed  hanno fatto ben presto capire che non era pensabile chiudere le porte all’arrivo dei migranti tanto da arrivare da più parti proposte minacciose verso chi si dimostrava restio…

Le “minacce”

La proposta che Regione e Anci avanzano al governo è semplice: i Comuni «cattivi» che insistono a non prendere i profughi devono essere penalizzati; quelli «buoni» che si fanno carico dei migranti devono essere premiati. Come? Le soluzioni possibili – anticipa Biffoni presidente di Anci Toscana- sono varie: una maggiore elasticità del patto di stabilità che poi «vuol dire la possibilità di poter usare i soldi per gli investimenti». O di spendere per assumere nuovo personale, in deroga al blocco del turn over. «Ai Comuni che accolgono i richiedenti asilo dovrebbe essere accordata un’eccezione, anche perché impiegano personale per l’accoglienza».

Ma come è lesta ed operativa questa sinistra sul fronte immigrazione!!

Lo fosse sempre su ogni tema o vicenda locale probabilmente non saremmo a lamentarci di centinaia di disservizi dalla sanità ai trasporti. Ah già dimenticavo, quei problemi sono dei toscani. Forse ad oggi essi vengono dopo nella scala delle priorità della nostra Regione. Accogliente si, ma non sempre con chi paga le tasse regolarmente come i Toscani.