fbpx

Sant’Orsola, scaduto il termine per presentare proposte di valorizzazione. Prosegue il restauro da parte della Città Metropolitana

Straniamento: è ciò che si prova passando per Sant’Orsola. Un’armatura di cemento la trasforma in un casermone di periferia. Scribacchiato da qualche writer. Un suq triste le si affolla intorno. Sembra di essere altrove. Dovunque fuorché a Firenze.

Il bando

Venerdì 30 novembre sono scaduti i termini per presentare proposte di valorizzazione del complesso dell’ex monastero di Sant’Orsola in Firenze.

Agli uffici della Città Metropolitana di Firenze è giunto solo un plico con contenuti che difettano dei requisiti minimi richiesti nel bando per cui possano configurarsi come una proposta. Veniva peraltro chiesta una proroga dei termini di scadenza per poter presentare un progetto conforme al bando.

Pertanto la Commissione tecnica della Città Metropolitana non farà alcuna valutazione di quanto presentato e richiesto. D’ora in poi l’ente prenderà in considerazione una trattativa privata e diretta solo con chiunque presenti un progetto conforme ai requisiti richiesti.

Nel frattempo l’ente proseguirà nella ristrutturazione di Sant’Orsola per la quale sono già in corso i lavori delle coperture. Per finanziare i lavori, partiti lunedì 12 novembre, sono stati stanziati 4,5 milioni. Dopo le coperture sarà il turno della facciata.

Avanti, anche senza privati

“La decisione di riqualificare ormai è presa” ha dichiarato il sindaco Dario Nardella il 12 novembre. “Se arriveranno privati a darci una mano saremo ben contenti, altrimenti vogliamo andare avanti per completare la riqualificazione del complesso”. E i privati non hanno mostrato interesse per il monastero dimenticato.

“Non sarà ammesso alcun tipo di intervento finalizzato ad attività di forte redditività economica. Chiunque interverrà su questa struttura” ha aggiunto il primo cittadino. “Agirà prima di tutto per l’interesse pubblico, tenendo conto dei vincoli storico-artistici, che non consentono operazioni commerciali, e urbanistici. Finché ci saremo noi operazioni di questo tipo non saranno consentite”. Nessuna speculazione ma per adesso nessun progetto e San Lorenzo aspetta.