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La Fiorentina esce sconfitta dal Franchi nel derby toscano con l’Empoli, decide il goal dell’ex capitano viola Pasqual al 91′ su calcio di rigore.

Quasi accantonate le possibilità di vedere la Fiorentina nella prossima Europa League dopo il brutto stop di oggi, in casa contro la squadra di Martusciello. Errori e orrori arbitrali condizionano la partita da una parta e dall’altra, dove il direttore di gara Mazzoleni non ne indovina proprio una. Tutti gli episodi decisivi della gara non sono satte azzeccate dal team arbitrale , un mani di Buchel in area non sanzionato dal direttore di gara col penalty, goal del 1-0 Empoli viziato dal fuorigioco di Thiam, goal del pareggio di Tello viziato dall’off-side di B.Valero e errore sul rigore inesistente dato alla fine all’Empoli. La Fiorentina non deve però trovare queste attenuanti , squadra molto lenta oggi, con un primo tempo letteralmente di basso profilo, ripresa con varie occasioni ma nel finale arriva la beffa dall’ex capitano viola Manuel Pasqual, che regala tre punti e vista salvezza all’Empoli con allungo a + 5 sul Crotone terzultimo.

La Fiorentina in un solo colpo perde la partita, l’imbattibilità al Franchi, Kalinic espulso in occasione del rigore per proteste e molto probabilmente le labili speranze europee che qualcuno ancora nutriva.

Per essere pignoli ha suscitato qualche dissapore anche il bacio dello stemma della maglia empolese di Pasqual dopo la realizzazione del rigore decisivo, ma cosa deve fare un ragazzo tesserato con un club dopo un goal decisivo? Sicuramente gli 11 anni di Pasqual alla Fiorentina forse intimano un certo comportamnto, ma il non esultare dopo un goal da parte di un professionista può essere recipito anche come mancanza di rispetto verso l’attuale maglia e poi diciamocela tutta, non è che la Fiorentina intesa come società sia esente da colpa per l’addio di Manuel da Firenze.