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Scopriamo qualche curiosità sui fiorentini del medioevo e dei secoli seguenti. Grazie a Bricciche fiorentine di Foresto Niccolai

La grande ondata di caldo che ormai da anni avvampa i mesi estivi porta i fiorentini ad allontanarsi sempre di più dalla rovente città, dove rimangono quasi solo i turisti. Ma i fiorentini dei secoli passati in realtà trascorrevano l’estate a festeggiare antiche tradizioni religiose o meno, con gare e spettacoli. La maggior parte di questo antico patrimonio culturale è stato tramandato dalla chiesa cattolica, ma le feste religiose hanno acquistato tale importanza da entrare a far parte del folclore di Firenze.

La regata sull’Arno

E pensare che solo intorno al 25 luglio iniziava pienamente l’estate e quindi anche la grande calura, ed era il giorno di San Jacopo, uno dei dodici apostoli pescatori, quindi i festeggiamenti avvenivano in Arno, anche e soprattutto per rinfrescarsi. Si festeggiava con un palio di barchette chiamato Palio dei Navicelli, la gara era molto sentita tanto che non mancavano neanche gli incidenti, in cui qualcuno finisse in acqua. Era una tradizione molto antica visto che già nel quindicesimo secolo era praticato abitualmente. San Jacopo è anche il patrono di Pistoia, dove i fiorentini si rifugiavano dalla grande calura estiva per partecipare alle tante feste del protettore della città, era un appuntamento imperdibile fino a due/tre secoli fa!

Fino al 1749 il giorno successivo, 26 luglio, si festeggiava Sant’Anna. Oltre alla ricorrenza religiosa si festeggiava la storica cacciata del tiranno Gualtieri di Brienne avvenuta nel 1342, tutti i magistrati e i rappresentanti delle Arti si riunivano per celebrare la Repubblica fiorentina addobbando le statue esterne di Orsanmichele, emblemi delle arti.

Gare tra panettieri e la cocomerata

Il mese successivo, agosto, segnava secondo un antico detto fiorentino il massimo del caldo durante l’anno, in particolare il 10 agosto, ovvero la festa di San Lorenzo. Questa ricorrenza è molto antica ed era molto sentita in città. I fornai del quartiere di San Lorenzo si adoperano nelle più bizzarre mostre ed esposizioni per attirare clienti. La tradizione più sentita era quella di festeggiare in serata con lasagne e la famosa cocomerata a seguire, era un’usanza molto apprezzata anche dalla aristocrazia fino a tutto l’Ottocento inoltrato. La cocomerata era una grande festa per tutti.

Ferragosto fiorentino

Infine il Ferragosto fiorentino, che era molto diverso. Innanzitutto veniva festeggiato il primo di agosto e durante la dominazione medicea rappresentava una commemorazione militare, infatti ci si teneva a celebrare la vittoria di Cosimo I sui fuoriusciti della Repubblica a Montemurlo. La popolazione si divertiva ad organizzare eventi come il palio degli asini o il palio dei paperi. Una curiosa usanza era quella di regalare e mangiare a Ferragosto il piccione arrosto…come a Natale il cappone.

Queste antiche usanze oggi scomparse cessarono dopo la rivoluzione francese e con l’avvento di Napoleone che soppresse congregazioni e corporazioni.