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Stasera e domani, imperdibile appuntamento per grandi e piccini al Teatro Verdi di Firenze con “Robin Hood” di Beppe Dati con Manuel Frattini e Fatima Trotta 

Il Teatro Verdi di Firenze, si trasforma nell’incantata foresta di Sherwood per ospitare il grande Manuel Frattini e la splendida Fatima Trotta in scena con “Robin Hood”, stasera alle ore 20:45 e domenica alle ore 16:45. Per l’occasione, abbiamo avuto l’onore di intervistare l’autore del musical, il grande paroliere e musicista, Beppe Dati.

INTERVISTA A BEPPE DATI

BEPPE, E’ UN ONORE PER ME INTERVISTARTI. COME È NATA L’IDEA DEL MUSICAL “ROBIN HOOD” ?

L’idea nasce, in un’altra forma almeno cinque anni fa, sempre con Manuel Frattini come protagonista, però con un cast tutto diverso. Questa volta si aggiunge Fatima Trotta, che è più conosciuta da un vasto pubblico. Inoltre, abbiamo dato un taglio più ironico … Questa volta avrà un inizio più simpatico e penso che sia una cosa anche più divertente per le famiglie che portano i bambini.

DA AUTORE, SU CHE COSA HAI LAVORATO PARTICOLARMENTE ?

L’ispirazione nasce dalla stessa della versione precedente, ma se te lo dico non ci credi e non ci crederà mai nessuno. Vedevo arrampicare i miei figlioli, che avevano 4/5 anni, nel mio giardino, che non è Boboli, ma è un piccolo giardino che aveva una magnolia e questi due si travestivano da Robin Hood. L’avevo collocata in un mondo infantile e cioè, accadevano più o meno le stesse cose, però, Robin e Marian erano due bambini dodicenni e così anche tutti gli altri personaggi. Poi, confrontandomi, come giustamente capita nei lavori dei film e di tante produzioni, il produttore mi disse che forse sarebbe stato più forte se lo avessimo fatto per gli adulti. E così fu. Allora cambiai, trasformai ovviamente tutte le canzoni, dovetti rifare un po’ tutti i testi per riadattarlo anche al pubblico più grande. Però, sempre tenendo presente, come ti ho detto, specie questa volta, questo taglio più ironico e anche divertente.

QUANTA “TOSCANITA’” C’E’ IN QUESTO SPETTACOLO? DATO CHE SEI UN AUTORE E PAROLIERE FIORENTINO …

Eh sai, qui siamo a Nottingham.

MA TU NON CI HAI MESSO UN PO’ DI “FIORENTINO” IN QUESTA NOTTINGHAM ?

Diciamo che, ripeto, l’ispirazione nasce a Firenze, parte da Firenze. Robin Hood è un mito. Io lo vedevo al cinema da piccino: ho visto Errol Flynn, poi ho visto Kevin Kostner, l’ha fatto Sean Connery. È come Zorro, un mito dell’infanzia.  E sai, io direi che più di toscano, diciamo che Nottingham per certi versi è un po’ la città del potere e perciò rappresenta un po’ tutte le città di potere del mondo. Ed è facile vedere Nottingham un po’ come il mondo occidentale e la foresta di Sherwood con i suoi ribelli come la situazione dei poveri disperati del terzo mondo per certi versi.

OLTRE AL MUSICAL, HAI QUALCHE NOVITÀ’ DA POTERCI DIRE IN ANTEPRIMA? QUALCHE TUO PROGETTO A BREVE ?

“Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi” … Qui è durissima come autori oggi lavorare, perché, come sai, tutto oggi viene scaricato dal web e, di conseguenza,  il lavoro è difficile.  Attualmente sto lavorando con Masini, che è il mio vecchio cavallo di battaglia. Collaboro anche con il nostro amico Leonardo Pieraccioni: anche nel suo ultimo film,  c’è un mio brano. Altre cose le abbiamo fatte per Cure2Children e cerco di fare quel che è possibile. Non è facile, credimi, però vedrai che finché c’è vita, c’è speranza. Continuerò a lottare e faccio altre cose. “Il Mio Gesù”, per esempio, è un successo, è una grande opera ed è qualcosa che non ha nulla a che vedere con “Robin Hood”, una cosa intensa, molto forte, un ripensamento sull’uomo, sulla vita. Per esempio,  l’abbiamo fatto in Santa Croce, nella Basilica ad Ottobre ed è una cosa che riusciamo a portare in giro con più difficoltà, perché, come sai nei teatri bisogna essere famosi, bisogna che ci siano dei personaggi conosciuti, almeno televisivi o cinematografici, allora la gente va a vedere lo spettacolo. Così funziona in Italia. Per cui è difficile fare cose. Io le farei tutti i giorni. Lo sai quante idee ho che rimangono lì nel cassetto …

PARLANDO DI MUSICA C’E ANCHE UN’ALTRA CANZONE, CHE A ME PIACE MOLTISSIMO, CHE HAI SCRITTO PER LAURA PAUSINI … 

“Celeste”?

A PARTE “CELESTE”,  A ME PIACE MOLTO “IL MIO SBAGLIO PIU’ GRANDE”.  È UN GRANDE PEZZO CHE FORSE È TRA I MENO –  PASSAMI IL TERMINE – “CONOSCIUTI” MA E’ STRAORDINARIO …

Sì, meno, però è piaciuto. Lo sai che quello è un pezzo americano che il produttore dell’epoca di Laura ci mandò per farcelo sentire, ma non era proprio sicuro di farlo. Ebbi la fortuna di trovare il titolo, “Every Day is a Monday”, che è il titolo originale, cioè “Ogni giorno è lunedì”. E io non so come mi venne, abituato a giocare con le parole, “Il mio sbaglio più grande”, che suona quasi in inglese. Laura ne fu subito entusiasta.

POI HAI SCRITTO UN ALTRO BELLISSIMO PEZZO PER LAURA, GIUSTO ?

Sì, “Mi dispiace”, la canzone dedicata alla mamma, quella è micidiale, in Sud America è intitolata “Lo Siento” ed è un brano che ha fatto piangere tutto il Sud America veramente. Sono contento e onorato di lavorare con lei quando è possibile, perché anche lei ora è un’artista enorme, mondiale ed è difficile. Nonostante l’amicizia, sai, questi si spostano con gli aerei e io non volo (risata): “Non so volare” come dice la Pantera Rosa.

INTANTO, CI GODIAMO “ROBIN HOOD” E POI TI SEGUIREMO SEMPRE MOLTO VOLENTIERI CARO BEPPE …

Con “Robin Hood” vi divertirete, perché è realizzato in maniera onesta, semplice e questa gente lavora, ce la mette tutta, i ragazzi sono in gamba, poi Manuel è un principe del teatro e del ballo, è un fuoriclasse. La Trotta è dolce, simpatica, graziosa, sicché vi divertirete senz’altro.

BEPPE DATI IN PILLOLE …

Negli anni ’70 conosce Gianni Rodari che lo avvicina al mondo dell’infanzia, cominciando a musicare le poesie dello scrittore e successivamente a comporre canzone proprie per ragazzi. Beppe, ha firmato pezzi di straordinario successo come “Disperato” di Marco Masini, “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini e “Cosa resterà degli anni ’80” di Raf. Negli anni ’90, si occupa del repertorio di Marco Masini e Paolo Vallesi e qualche anno dopo collabora con Laura Pausini per l’album “Tra te e il mare”. Da ricordare la sua prestigiosa collaborazione con Francesco Guccini per cui scriverà “Cirano”, “Don Chisciotte”, “Cristoforo Colombo” e “Quel giorno di Aprile”. Oltre al musical “Robin Hood”, nel 2016 è fra gli autori del brano “Blu” presentata al “Festival di S. Remo” da Irene Fornaciari.