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Chiara Civello, una voce che “vola” a Firenze | FOTO

Al Teatro Puccini di Firenze la straordinaria Chiara Civello, ha presentato il suo ultimo album “Eclipse”. Un disco, come la cantautrice stessa definisce “un’ombra nel sole o un sole nell’ombra”

Martedì 27 Febbraio, al Teatro Puccini di Firenze, Chiara Civello ha presentato il suo nuovo album “Eclipse”: un disco energico, elegante dai ritmi strabilianti.

Chiara: una voce che vola, un’energia travolgente

E’ inutile ribadire la mia passione per la voce di Chiara Civello: elegantemente graffiante in grado di raggiungere un’emozione che traspare dagli occhi, per poi arrivare dritta al cuore.

La passione del suo essere interprete, artista e di intrattenere il pubblico è qualcosa di straordinariamente contagioso: suona, canta, balla si diverte e fa divertire chi la ascolta.

Un look femminile e deciso, proprio come la sua voce e il suo sound: giacca nera e gonna rossa. I colori di una donna che sa cosa vuole regalare al pubblico.

Un ritmo, quello di Chiara,  con la R maiuscola.

“Eclipse”: un’ombra nel sole o un sole  nell’ombra

La stessa cantautrice ama definire il suo ultimo lavoro: “un’ombra nel sole o un sole nell’ombra …  E’ una macchia scura che ha il sapore del vuoto e gli argini infuocati. È la fine di qualcosa e l’inizio di altro. La vita ha tante eclissi, tanti vuoti e col tempo ho imparato a lasciarli risuonare… e a farli ballare”.

Come nasce “Eclipse”

Per lavorare al nuovo repertorio, Chiara si è circondata di qualche amico di talento: Francesco Bianconi (Baustelle) e Kaballà hanno scritto con lei la rarefatta “New York City Boy”; Cristina Donà è la co-autrice della malinconica “To Be Wild”; al raffinato chansonnier milanese Diego Mancino è affidato il compito di raccontare “Come vanno le cose”, in apertura dell’album; il sorprendente talento dei giovani cantautori Dimartino e Diana Tejera è al servizio di “Cuore in tasca” e di “La giusta distanza”. Non mancano le atmosfere brasiliane, che affiorano qui e là in tutto l’album, ma sono due le canzoni che Chiara dedica al suo mondo musicale d’elezione: “Sambarilove”, un contagioso “sambalanço” scritto a quattro mani con Rubinho Jacobina (che duetta con Chiara), e “Um Dia”, firmata con l’eclettico chitarrista Brasiliano Pedro Sà.