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Ci sono vari motivi per chiedere lo sfratto dell’ inquilino… ora illustreremo i più importanti!

La legge stabilisce che il proprietario può attivare la procedura di sfratto per morosità se il conduttore dell’immobile non ha pagato anche solo una mensilità, ovviamente devono essere trascorsi almeno 20 giorni dalla scadenza prefissata. Un altro motivo per attivare lo sfratto per morosità è che l’inquilino abbia smesso di pagare gli oneri accessori quando ò’importo non pagato superi quello di due mensilità del canone.

Preparare una raccomanda, cosa buona e giusta

Prima di iniziare il procedimento di fratto è buona cosa avvertire l’inquilino tramite l’aiuto di un legale con lettera raccomandata contenente la contestazione del mancato pagamento e l’intimazione di mettersi in pari con le spese dovute.

Se anche dopo l’avvenuta ricevuta della lettera e il mancato saldo allora si potrà procedere con la citazione in giudizio con cui si verbalizzerebbe lo sfratto. Se il conduttore durante l’udienza salda ogni tipo di morosità si potrà evitare la procedura di sfratto.

Il vostro inquilino rispetta le regole ?

Un altro dei motivi per cui il conduttore deve abbandonare l’immobile sono: il non rispetto del regolamento di condominio; è necessario iniziare una causa ordinaria in cui il giudice dichiari sciolto il contratto di locazione. Mancato utilizzo dell’immobile, sfratto per ristrutturazione solo però allo scadere del primo termine del contratto (es. 4+4 allo scadere dei primi 4 anni), sfratto per andare ad abitare nell’immobile in particolare se il locatore desidera destinare l’immobile ad uso abitativo, commerciale ,professionale proprio, del coniuge, dei figli o dei genitori lo può effettuare sempre alla prima scadenza del contratto.
L’ultimo caso di sfratto è se il padrone vuole vedere l’appartamento, ricordiamo però che il conduttore ha sempre il diritto di prelazione.