fbpx

Divertente, romantica e al contempo feroce: Radio Cortile è una commedia di Francesco Bonelli. In questi giorni approda sull’offerta Amazon Prime Video che apre così al cinema indipendente, quello fatto di autori e di attori e che trasuda creatività e allegro gioco al risparmio.

Un successo per questo film, la cui storia inizia da lontano, nato dalla passione del suo autore e regista e di un ottimo cast: oltre allo stesso Bonelli, Cristina Mugnaini, Valentina Ruggeri, Federico Scribani, Chiara Mancuso.

Radio cortile è una commedia e si svolge fra le mura di un’emittente radiofonica. E’ un film duro, umoristico, amaro, sul linciaggio mediatico delle persone indifese. Fabio è un dj che per mestiere sputtana tutti. La sua forma di spettacolo sono le notizie cattive, quelle che fanno a pezzi le persone. Quando è obbligato ad intervistare Nadia, l’amante del suo capo, una cantante dal passato molto discutibile e pieno di ombre, lo fa a modo suo, distruggendola, ma dopo quella intervista il suo mondo cambierà per sempre in modo totalmente imprevedibile.

INTERVISTA A FRANCESCO BONELLI

Caro Francesco, come inizia la tua carriera di attore e regista?

Mio zio era Luigi Comencini e mia madre era un’agente cinematografica che rappresentava grandi artisti come Gian Maria Volontè.
Era inevitabile avvertire il fascino di questo mondo. Ricordo le pile di copioni vicino al letto di mia madre. Li doveva leggere nel fine settimana per poi poter consigliare i suoi attori. A volte erano davvero troppi e allora mi chiedeva di leggerne qualcuno, e di farle un riassunto; in cambio mi dava una paghetta!
Ero affascinato da quegli strani tipi tipi di libri. Le scene non erano scritte come nei libri normali. C’erano i dialoghi e specialmente allora la scrittura era più larga. Avevi la sensazione di leggere un gran numero di pagine in pochissimo tempo e, già solo questa sensazione, era puerilmente esaltante! Poi venne Voltati Eugenio, il film che girai con mio zio, a dodici anni, come protagonista.
Non si faceva che dire che dovevo comunque pensare a finire le medie e poi il liceo, ma evidentemente fu una esperienza incancellabile, a cui tenni enormemente. E che poi finito il liceo tornò ad affiorare e a determinare tutte le mie scelte. Il mio maestro di cinema, comunque è stato Ettore Scola. A lui devo il vero apprendimento in età adulta. I Comencini invece fuorno molto distanti e non ho un buon ricordo del loro comportamento verso di me negli anni della maturità. Furono i classici parenti serpenti.

Ci puoi parlare del tuo progetto online su Youtube?

“Fuori Onda” nasce dal mio desiderio di esplorare il web, seppure con grande ritardo. Avere avuto sempre la possibilità di fare cinema o televisione ad un livello professionale mi aveva portato ad ignorare il web e credo che tanti altri registi lo ignorino o lo considerino una forma di espressione di serie B, secondo me sbagliandosi di molto. E’ una posa tipica di certa cultura che negli anni 90 aveva sottovalutato la tv e, ora dice, di aver imparato la lezione ma considera con sufficienza il web. Credo invece che sia una frontiera interessantissima e da prendere molto sul serio. Il web ha caratteristiche uniche, da capire, e che stanno cambiando il mondo dell’audiovisivo e non solo quello!
Il mio film “Radio Cortile” si può vedere su Amazon Prime Video grazie al web. E’ l’unico film indipendente italiano ad essere stato messo  in catalogo da Amazon Prime Video e questo mi riempie di orgoglio. Consiglio a tutti di vederlo perché Amazon fa sì che lo si possa godere da casa, e ovunque nel mondo. Mi sono arrivati i primi report con segnalazioni di visioni del film avvenute in Francia, in Grecia, in Spagna. E questo mi ha permesso di valicare una situazione terribile, che è quella della distribuzione in Italia, che è in preda a meccanismi assolutamente marci.

Hai un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Vorrei lavorare all’estero per qualche anno:  Londra o Stati Uniti. Il sistema italiano non è assolutamente sano. In Tv lavorano ancora esclusivamente secondo le logiche della lottizzzazione della prima repubblica e le novità che ci attendava dalla gestione della fiction da parte di Tinny Andreatta sono state deluse. Una giovane dirigente doveva fare scelte più coraggiose e di apertura, invece se mai hanno lavorato ancor di più in  pochi e sempre gli stessi. Il cinema non è diverso. Mi auguro che il nuovo governo si occupi presto della questione dell’audiovisivo nel nostro paese. La situazione è drammatica. E non perché l’audiovisivo sia in crisi nel mondo, dove invece tutti si sono resi conto del fatto che i nuovi media avranno sempre più bisogno di contenuti di qualità. Si tratta di una crisi nostra, legata a dirigenti incapaci di dare un nuovo corso che comunque sarà inevitabile, perché esistono di fatto nuove tecnologie e nuoce opportunità che scavalcheranno qualunque muro burocratico posto dalle solite lobby.

Che ci dici del maestro Bruno di “Caro Maestro”? Ti assomigliava un po’?

Mi somigliava moltissimo! Era solitario e cervellotico, un “”iper-pensatore” per mascherare la propria timidezza. Certo, ho esagerato per renderlo comico ma è figlio del mio amore per Woody Allen e per una certa immagine di eroe farneticante, timido e con tanti sentimenti inespressi. Mi ricordo che si parlò molto brevemente di uno spin-off legato a Bruno, una serie dedicata a lui e alla sua relazione con Antonella Elia. Penso che sarebbe ancora oggi una idea molto divertente. Qualcuno la raccoglierà?

Hai un legame con la nostra città di Firenze?

Amo Firenze perché mi ricorda brevi vacanze spensierate coi miei nonni, con mio padre e anche una con mio figlio Marco. Piombammo a Firenze perché lui amava moltissimo giocare a bowling. Ed era finito in una finale nazionale di Bowling che si disputava proprio a Firenze. Andammo in un bell’albergo e mangiammo una soave ribollita. Io poi me ne andai a vedere Santa Maria del Fiore e le ceramiche di Luca della Robbia in quella chiesa sono per me una vera gioia per gli occhi, accanto a quei capolavori dell’arte mondiale che tutti conosciamo e che fanno di Firenze una delle meraviglie del pianeta. E’ proprio per questo, per la vostra indipendenza di pensiero, che spero vorrete apprezzare il mio film “Radio Cortile” su Amazon Prime Video. Un altro Davide contro gli immensi Golia americani. Spero di tornare presto magari questa primavera a godermi la dolcissima aria della vostra città.