I Caleido: la band toscana che racconta l'emozioni

I Caleido, sono una band toscana formata da Cristiano Sbolci Tortoli alla voce e chitarra (già bassista nei Siberia), Leonardo Nesi alla batteria, Alessandro Rizzo al piano e tastiere, Lorenzo Carfì alla chitarra e Guido Frosini al basso.

Tutto il disco, dal titolo “E poi ci rido su”, come i singoli estratti “Chiara” e “Miele”, si muove attorno a un filo rosso rappresentante il “Non Amore”. La forza, la rabbia, l’amore e la disperazione. L’eroismo e i ricordi, i viaggi, ecc … I Caleido fanno rivivere attraverso questo esordio tutte quelle sensazioni che sono presenti in tutti noi, che abbiamo custodito con cura, a cui abbiamo affidato la maggior parte della nostra giovinezza e che con queste canzoni sembrano riaffiorare.

Ragazzi, come si sono “incrociati” i vostri cammini musicali? Perché questo nome “Caleido”?

I nostri cammini musicali si sono incrociati nel tempo, io (Cristiano) e Leonardo (batteria) suoniamo insieme da ormai un’eternità, ne abbiamo passate tante, concerti, vari progetti e qualche disco. Durante questo cammino abbiamo incrociato la via di Lorenzo (chitarra) prima e di Alessandro (tastiere) e Guido (basso) poi. È stato subito feeling.   Il nome Caleido, deriva dal greco “bella forma”, ma la verità è che siamo tutti e cinque malati dei Verdena e quindi abbiamo deciso di prendere in prestito la dodicesima traccia di Endkadenz vol. 2.

“E poi ci rido su” è un brano o possiamo definirlo un inno alla vita?

“E poi ci rido su” è il titolo del disco nonché l’ultima frase che viene cantata. “E poi ci rido su” è un epilogo, una luce nell’oscurità. Non vuole assolutamente essere un inno alla vita, ci piaceva che fosse risolto in qualche modo il concetto di non amore narrato nel le tracce del disco, e non trovavamo altro modo che ridendoci su.

Ci sono altre canzoni, dell’album, a cui siete particolarmente legati?

Le canzoni a cui teniamo di più sono sicuramente “polaroid” perché è stata la prima, il primo amore, poi adoriamo anche “Chiara”, “È sempre stato bellissimo” e direi “Miele” ma il nostro giudizio è veramente falsato, sono le nostre canzoni del resto.