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L’Assessore regionale Stefania Saccardi invita soprattutto i giovani under 20 ad effettuare subito il vaccino.

Sono ormai molti mesi che in Toscana si è diffusa seppur in maniera non estesissima una forma di epidemia di meningite che ha provocato diversi morti e molti ricoveri ospedalieri urgenti nelle zone soprattutto della Toscana centrale.

Ma cosa è la meningite, facciamo chiarezza innanzitutto: La causa è un batterio ben conosciuto, la Neisseria meningitidis, ospite frequente delle prime vie respiratorie (dal 2 al 30% dei bambini e dal 5-10% degli adulti sono portatori di ceppi di meningococco), responsabile di circa il 25% di tutti i casi di meningite batterica e del più del 60% dei casi osservati nei bambini sotto i cinque anni, in particolare nei bambini con meno di un anno di età e nei giovani con età tra i 2 e 21 anni.

La meningite in Toscana sta colpendo persone con età al di sopra dei 50 anni ed in particolare intorno ai 58-60, considerati non a rischio e comunque non per il meningococco.

Una delle spiegazioni per la preferenza di questa fascia di età sembra risiedere nel fatto che i soggetti appartenenti alla popolazione tradizionalmente più a rischio, e cioè bambini, adolescenti e anche giovani adulti, sono stati protetti con la vaccinazione.

I casi sono purtroppo stati molteplici prima di quello più recente in ordine di tempo, la ragazza 19enne di Campi Bisenzio (FI) ricoverata all’Ospedale di Careggi.

Purtroppo come noto dai giornali locali alcuni casi si sono conclusi con la morte dei pazienti. Si sono verificati casi accertati clinicamente, in Toscana in questo momento, nella cosiddetta “Valle dell’Arno”, nella zona tra Firenze, Prato, Pistoia e l’Empolese.

La Regione Toscana ha dato il via libera ad una campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C, gratuita per tutti i cittadini tra i 20 e i 45 anni e adesso anche agli over 45 che vivono nelle province di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia.

Purtroppo però non tutti hanno realmente risposto nella zona suddetta alla vaccinazione. Molti ancora oggi non si sono vaccinati forse va detto anche per una organizzazione della task force della Regione non proprio impeccabile o anche per il disinteresse della gente (sic!).

E’ dei mesi scorsi la polemica dell’opposizione in Regione per voce del vice presidente della Commissione Sanità, Stefano Mugnai che ha commentato così: «Contro la meningite finalmente l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi ammette l’evidenza: la Regione si trova davanti a un contagio di cui non sa comprendere le dinamiche di propagazione e, di conseguenza, che non sa come arginare.

Si affida al ‘pellegrinaggio’ a Roma che, stante il contesto giubilare, chissà che non rechi alla Toscana maggiore efficacia delle azioni finora messe in campo dalla Regione».

Inoltre, ha aggiunto ed invitato per migliorare i servizi agli utenti «ad estendere il piano della vaccinazione obbligatoria e gratuita ai volontari soccorritori delle associazioni di volontariato della Regione Toscana». Ergo più servizi e raggiungibili per gli utenti toscani.

Il messaggio della Regione Toscana è chiaro e riemerge dai fatti di cronaca di queste settimane, “prevenire è meglio che curare” lo diceva anche una storica pubblicità in televisione. Si spera adesso che la popolazione si interessi alla sua salute e che le Istituzioni locali rendano i servizi più accessibili come promesso. La politica deve dare in certe occasioni risposte chiare ed inequivocabili.