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Il 2021 è stato l’anno di Dante Alighieri per l’Italia e il mondo intero, celebrando i 700 anni dalla sua morte. Nel 2020, inoltre, per volontà del Ministro della Cultura italiana, Dario Franceschini, il 25 marzo è diventato il Dantedì, la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta. Un vanto in primis per Firenze, città che ne ha dato i natali e naturalmente per tutto il Paese per l’importanza che Dante ha avuto per la letteratura mondiale, la storia e la cultura. Ovviamente la sua opera più famosa è la Divina Commedia, oggetto di ispirazione per tanti altri autori che sono venuti dopo di lui e, in tempi più moderni, per prodotti meno aulici e più commerciali e pop come ad esempio i videogiochi. Particolare fascino, tra le tre Cantiche del testo, ha da sempre assunto quella dell’inferno raccontata in maniera cruenta e avvincente. Tra i vari prodotti ludici come non ricordare Dante’s Inferno, Devil May Cry e Dante Vr, la porta dell’inferno. Andiamo a scoprirli.

Dante’s Inferno

Edito dalla celeberrima Electronic Arts Dante’s Inferno vede la luce nel 2010 con l’intento di celebrare la prima cantica della Divina Commedia. In questo gioco, che ha diviso la critica tra chi lo ritiene un ottimo passatempo e chi invece un “qualcosa che poteva dare di più” a livello dei combattimenti, Dante è un mercenario fiorentino, un crociato, che deve salvare la sua amata Beatrice rapita da Lucifero. Dante per riprendersela deve attraversare tutto l’inferno e sconfiggere la Morte. In esso però Dante dovrà fare i conti con i propri peccati, il suo passato e i crimini di guerra compiuti durante le sue avventure nella Terza Crociata.

Cerberus Inferno

Facciamo una piccola deviazione e parliamo di Cerberus Inferno. Anche questo gioco prende spunto dalla Divina Commedia, in particolare quando Dante incontra il mastino dell’Ade, un cane a più teste che fa la guardia ai cancelli degli Inferi per evitare che i morti se ne vadano. Proprio qui Dante lo incontra, nel VI canto entrando nel III Cerchio, quello dei golosi. La slot è caratterizzata da un labirinto a 5 rulli ed è possibile provarla utilizzando il bonus senza deposito di Netbet, che nel suo palinsesto annovera proprio questa macchinetta dedicata al tema dantesco.

Devil May Cry

Devil May Cry è una di quelle saghe che davvero hanno fatto la storia dei videogiochi. Non si tratta propriamente di un gioco sulla storia della Divina Commedia, ma le rende omaggio riprendendo citazioni e collocando Dante e Virgilio in una forma più “Heavy Metal”. Quella di Devil May Cry è la storia di un dramma familiare dove Dante, un ibrido tra umano e demone, gestisce un’agenzia chiamata “Devil May Cry” che dà la caccia ai demoni. Lui lo fa per vendicare sua madre Eva. Dall’altra parte c’è suo fratello gemello Vergil che usa le proprie abilità per scopi puramente personali. Il tutto in un’ambientazione gotica e musiche heavy metal, elementi e trama che hanno reso celebre la serie arrivata al quinto capitolo e un sesto in lavorazione.

Dante VR, la porta dell’inferno

Infine c’è Dante VR, la porta dell’inferno. Questo più che un videogioco è un vero e proprio esperimento in realtà virtuale progettato dal Collegio San Carlo di Milano e la start up italiana Beyond the Gate, e patrocinata dalla Società Dante Alighieri. L’edu-game non è ancora stato messo in commercio ma è molto interessante. Il videogioco è ambientato nel primo Canto della prima Cantica della Divina Commedia e attraverso il visore VR l’utente può ripercorrere la storia narrata dal Sommo Poeta. Perciò ci si potrà muovere attraverso la “selva oscura”, essere a contatto con i dannati e con i demoni che li torturano, interagire con loro. Fino a raggiungere la guida Virgilio. La peculiarità di essere un gioco educational permette, man mano che si attraversa l’inferno, di raccogliere informazioni sulla vita di Dante e sulla sua epoca, sulle sue opere e su com’era la città di Firenze al tempo della scrittura dell’opera. Naturalmente non manca la parte ludica che consiste nel raccogliere punti attraverso le varie sfide che si pongono di fronte, fino alla sfida finale che consta nel rispondere ad alcune domande sull’opera stessa.