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Sono sempre di più le persone che decidono di dedicarsi alla coltivazione della cannabis in casa. Complici i benefici di fitocannabinoidi come il CBD o cannabidiolo, efficace antidolorifico nonché rimedio naturale prezioso contro lo stress, il numero degli acquirenti dei semi di cannabis è cresciuto notevolmente negli ultimi anni.

Quali sono i criteri per sceglierli al meglio? Elencarli tutti sarebbe impossibile in quanto le varietà sono davvero tante. Per aiutarti a capire qualcosa di più in merito, abbiamo selezionato sei fra le tante dritte che si possono chiamare in causa.

Leggi bene le schede di prodotto

Non importa che tu scelga di acquistare i semi online piuttosto che in un negozio fisico: la lettura della scheda di prodotto è un punto di partenza fondamentale per fare la scelta giusta. Nel momento in cui si approfondisce questo contenuto, si possono ricavare informazioni molto interessanti. Qualche esempio? La resa media del raccolto, così come gli aromi e i sapori.

Da non dimenticare sono anche le specifiche sulla genetica e sul clima ideale per la crescita.

Valuta il budget che hai a disposizione

Per coltivare cannabis non basta ricordarsi i giorni giusti per irrigare le proprie piantine. Essenziale è acquistare dei kit spesso molto complessi che, in alcuni casi, possono richiedere una spesa di partenza di circa 400/500 euro. Valuta bene il budget che hai a disposizione in quanto, se hai la necessità di ridurlo, esistono diverse alternative da considerare.

Una di queste riguarda i semi di marijuana con caratteristiche autofiorenti. Questi ultimi, non essendo fotoperiodici, permettono di non investire cifre notevoli nelle attrezzature di illuminazione. Inoltre, gli schemi da seguire sono molto semplici e vedono la contrapposizione tra il ciclo di luce di 24 ore e quello 18/6.

Fai attenzione al clima della zona in cui vivi

Soprattutto nei casi in cui si punta a coltivare la cannabis outdoor, è essenziale fare attenzione al clima della zona in cui si vive. L’Italia tutta, per esempio, è un’area dove, se si ha intenzione di raggiungere l’obiettivo sopra citato, è meglio acquistare semi che portano a piante dal ciclo di vita breve.

Focus sulle recensioni

Consiglio che non fa mai male ripetere: quando si progetta di iniziare a coltivare la cannabis, è molto importante fare attenzione alle recensioni dei vari negozi. Come già detto, iniziare l’hobby a cui è dedicato questo articolo può rivelarsi molto complesso, soprattutto se si parte da un livello basso di esperienza.

Il gestore del negozio/commesso/addetto al customer care dell’e-shop non deve essere un semplice venditore, ma quasi un consulente capace di guidare il potenziale cliente alla scoperta della tipologia di semi più adatta alle sue esigenze sulla base di budget, esperienza, metratura disponibile ed effetti che si punta a ottenere.

Informazioni sulla seed bank

Un criterio di nodale rilevanza nel momento in cui si punta ad acquistare semi di cannabis e a sceglierli al meglio riguarda la presenza di informazioni sulla seed bank da cui la varietà proviene. Si tratta di un dettaglio che può fare la differenza. Alcune banche si concentrano su specifiche varietà, altre, invece, sono note per i prezzi particolarmente vantaggiosi. Un suggerimento utile prevede il fatto, prima di iniziare a scandagliare le diverse opzioni di acquisto, di documentarsi sulle principali seed bank mondiali, in modo da arrivare preparati alla consultazione dei cataloghi.

Diffidare dalle offerte a prezzo stracciato

Come in tutti i casi, anche quando si ha a che fare con i semi di cannabis la qualità ha un costo. Alla luce di ciò, è bene diffidare delle offerte a prezzo stracciato. Attenzione: esistono le promozioni, su questo non ci piove. La proposta di sementi a prezzi più bassi della media non deve però essere considerata la norma.4r