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È sempre più comune sentire parlare di cannabis terapeutica. Il CBD naturalmente presente in questa pianta potrebbe infatti essere la soluzione per patologie anche gravi.

Già da qualche anno, lo Stato italiano ha legalizzato la coltivazione e commercializzazione della cannabis light. Questa variante, per essere considerata legale, deve contenere non più dello 0,6% di THC, sostanza psicoattiva normalmente presente nella marijuana.

Sono sempre di più i rivenditori che decidono di affacciarsi sul territorio nazionale e permettono a chiunque di acquistare non solo olio di CBD e infiorescenze, ma anche altri prodotti da collezione come questi semi fast flowering di qualità online su uno degli eCommerce italiani più popolari del settore.

In questo articolo vedremo in quale direzione si sta muovendo la scienza sull’uso della cannabis e del CBD e quali sembrerebbero essere i principali benefici sul corpo e sulla mente.

I benefici della cannabis erano noti già nei tempi antichi. Ma esistono conferme da parte della scienza?

Anche se oggi la cannabis è spesso al centro del dibattito pubblico, in realtà i benefici di questa pianta erano già noti in tempi molto antichi. Nonostante non ci fossero ancora evidenze scientifiche in grado di dimostrare le proprietà della canapa, questa pianta era già conosciuta da millenni alle popolazioni antiche e le sue capacità curative non erano un mistero.

Si sono infatti recentemente trovate delle prove che attestano l’esistenza di popolazioni asiatiche di 2500 anni fa che già facevano uso di marijuana con scopi terapeutici. Questo significa che la sua storia è tutt’altro che recente e le sue proprietà erano già note fin da tempi antichissimi.

Oggi, la ricerca è sempre più interessata a saperne di più su questa pianta e sulle sue possibili applicazioni. Alcuni studi hanno evidenziato come il sistema endocannabinoide venga stimolato quando si fa uso di CBD e in questo modo si potrebbero avere importanti benefici sul sistema nervoso, favorendo anche la risposta di quello immunitario.

Ma in quale modo il CBD naturalmente contenuto nella cannabis può influire positivamente sulla vita delle persone?

Questa molecola ha importanti effetti rilassanti sull’organismo ed è per questo in grado di avere un impatto benefico sulla qualità del riposo. Inoltre, si tratta di una sostanza capace di alleviare i sintomi legati normalmente all’ansia e allo stress.

Ma non solo.

Infatti, il CBD può essere un importante alleato anche per la regolazione del sonno, aiutando chi ne soffre a combattere depressione e attacchi di panico.

Prima di acquistare CBD e cannabis light con l’obiettivo di ridurre questo genere di sintomatologia sarebbe però opportuno chiarire alcuni punti.

Per essere considerata legale, lo Stato italiano prevede che la marijuana debba rispettare alcune importanti disposizioni.

  1. Le piante utilizzate devono essere registrate ed è necessario che ottengano una certificazione di conformità;
  2. Il quantitativo di THC contenuto non può essere superiore allo 0,6%.

Non esiste però nessuna indicazione per quanto riguarda il CBD, considerato legale in quanto non da dipendenza ed è privo di effetti collaterali di rilievo. Inoltre, a differenza del THC, altro cannabinoide naturalmente presente nella canapa, il cannabidiolo è privo di qualsiasi effetto psicotropo sull’organismo.

La cannabis light può essere utilizzata anche nel trattamento di disturbi gravi (come l’epilessia o il morbo di Parkinson)

Il CBD è quindi la molecola responsabile di molti degli effetti benefici che vengono normalmente associati alla cannabis. Secondo quanto evidenziato dagli esperti, infatti, oltre agli effetti calmanti, la cannabis avrebbe anche importanti proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie.

Per questo motivo è sempre più comune l’utilizzo della sostanza per combattere situazioni di dolore cronico che sarebbero altrimenti insopportabili per alcuni pazienti.

A tal proposito, è in aumento il numero dei medici che decide di somministrare cannabis light ai pazienti che soffrono di cancro. I risultati sembrerebbero essere soddisfacenti per quanto riguarda la cura del dolore, sebbene gli studi non siano ancora stati conclusi. Molti dei malati di tumore che utilizzano cannabis light confermano infatti una riduzione del dolore connesso alla patologia e questo si traduce con il miglioramento delle condizioni di vita generali del paziente.

La cannabis light pare inoltre in grado di alleviare la sintomatologia di disturbi come la sclerosi multipla, l’epilessia o il morbo di Parkinson. Infatti, oltre al dolore, la nota piantina sembrerebbe essere in grado di limitare la spasticità muscolare, la frequenza e l’intensità degli attacchi epilettici.

Nonostante i risultati sembrerebbero confermare i numerosi benefici che la cannabis avrebbe sul corpo e sulla psiche, in realtà però gli studi non si sono ancora conclusi. È probabile che le conferme non tarderanno ad arrivare, ma al momento la ricerca non è ancora arrivata a dei risultati scientificamente validi.

La cannabis sembrerebbe aiutare nella cura a diverse patologie, ma è necessario che rispetti gli standard previsti dalla legge

Sebbene gli studi sulla canapa e sulle sue proprietà non possano ancora ritenersi conclusi, la capacità della cannabis di interagire con il sistema immunitario e con quello nervoso non sarebbe messa in discussione.

La speranza è che la piantina tanto discussa possa realmente essere d’aiuto non solo a chi soffre di problemi come l’ansia o l’insonnia, ma anche a chi è affetto da patologie più gravi, come il tumore o l’epilessia.

Nel frattempo sono molte le persone che decidono di acquistare cannabis legale in uno dei numerosi negozi fisici o online autorizzati. È però importante fare riferimento soltanto a rivenditori che siano in grado di garantire il rispetto di tutti gli standard previsti dalla legge, come SensorySeeds, azienda di spicco nel settore della cannabis legale.