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Questo piatto dalla storia secolare e’ divenuto oramai un simbolo della cucina toscana, soprattutto di quella fiorentina. E’  una specie di trippa fiorentina, che viene servita nei principali vicoli e piazze fiorentine ed ha un gusto morbido e saporito.

Il nome lampredotto deriva dal nome di un bizzarro pesce simile ad un’ anguilla chiamato lampreda che abitava nelle acque del fiume Arno.

Il lampredotto e’ considerato un fast food (cibo di strada) povero in quanto gli ingredienti principali son di basso costo. Ma già nel Quattrocento si conosceva questo piatto, infatti Michelangelo, Pietro Aretino e addirittura Dante ne elogiavano il gusto ed il sapore.

Questo piatto e’ principalmente a base di frattaglie di bovini.Non a caso nel Medioevo a Firenze anche i grandi signori osavano distribuire frattaglie a chi non aveva nulla da mangiare.

Già ai tempi dei Medici esistevano corporazioni di trippai, macellari e pollaioli ed ognuno di loro aveva una bottega dove lavoravano la carne, per poi successivamente scaricare i residui in Arno.

La concezione del lampredotto col panino nasce nel ‘400 a San Frediano grazie ai chioschi ambulanti.

Per la preparazione di questo piatto occorrono :

  • 1 uovo
  • 1 pane casereccio a fette
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 cucchiai di capperi sotto aceto
  • 1 carota
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 cipolla
  • Sale q.b.
  • Aceto bianco q.b.
  • Sale grosso q.b.
  • 500 g di trippa (abomaso)
  • Pepe nero q.b.
  • Olio extravergine di oliva

Lavare il lampredotto e farlo bollire in acqua salata con sedano, cipolla e carota per circa 1 ora.

Scolarlo e tagliarlo a striscioline.

Per la preparazione della salsa verde che accompagnerà il panino occorre prendere la mollica del pane e immergerlo in acqua ed aceto.

Strizzare il pane e frullarlo con l’uovo sodo, il prezzemolo , i capperi , sale grosso e spicchio d’aglio.

Successivamente dovrai farcire i panini con i lampredotto e la salsina.

Buon appetito !