fbpx

Dopo 24 ore dal voto del ballottaggio di Sesto Fiorentino emerge una notizia il Movimento (M5S) di Beppe Grillo in Provincia di Firenze non “tira”.

M5S vince in tutta Italia.

Il Movimento di Beppe Grillo, nonostante la pubblicità a “tambur battente” presente in tutta Italia per le super sfide di Roma (Virginia Raggi) e Torino (Chiara Appendino) non riesce ad emergere in un  contesto “polemico” come quello toscano-sestese. Anzi affonda ed arriva pure dopo il Centrodestra, dopo la Candidata Sindaco Maria Tauriello. Ma perchè?

Ma in Toscana il Movimento non emerge.

In Toscana, nelle sue zone, il diritto di far polemica non manca mai. Il problema eventualmente è saperlo supportare con tesi plausibili e persone diciamo “presentabili” o realmente radicate e “locali”.

I sestesi e non solo non accettano candidati troppo calati dall’alto o troppo distanti dalle loro vicende. L’ultimo candidato pentastellato si chiama Pietro Pompeo Cavallo. Vediamo chi è prendendo spunto da notizie locali. Architetto e attivista di lungo corso, è stato eletto, si legge in una nota del M5S “a larghissima maggioranza dal gruppo Meetup di Sesto Fiorentino”. E’ nato in Puglia il 1 gennaio 1954, ma dal 1982 risiede a Sesto ed ha sposato una sestese ed ha una figlia di 22 anni. Quindi la sua “sestesità” non è in dubbio, forse si pero’ la sua militanza e presenza mediatica sui 2 grandi temi della Piana Aeroporto ed Inceneritore.

Poteva cavalcare i problemi della Piana.

Guai, a non avere preso con forza e chiarezza una posizione su questi temi. Ecco perchè uno come Lorenzo Falchi, il Lorenzo vincente del ballottaggio, il “compagno Falchi”, è riuscito a sfondare il muro della notorietà abbattendo il “renziano” Lorenzo Zambini.

Pochi temi ma chiari e con uno slogan efficace “bella Sesto”. I due temi poco fa sottolineati sono la madre di tutte le battaglie politiche sestesi. Sono il pane quotidiano della politica di queste settimane.

Le scelte sbagliate.

Il Grillino Pompeo Cavallo dichiarò qualche settimana prima dell’inizio della campagna elettorale: “Se governerò la città, chiederò la revisione dell’Autorizzazione Unica, che presenta numerose lacune. Il nostro programma ha l’obiettivo di aumentare la partecipazione di cittadini alle scelte politiche. ” Troppo poco per una sfida dura in casa “sovietica”fatta di programmi concreti e poche promesse da “marinaio”.

Pensare di trovare consenso con qualche slogan o termine Grillino, beh qua a “SestoGrad” non si sfonda. Già non sei un Kompagno, se poi non ti dedichi alla tua Sesto nei temi della salute e della salvaguardia del Parco della Piana, diventa dura chiedere qualche voto solo con l’immagine di Beppe Grillo.

Il precedente.

Grillo in Toscana anche alle ultime comunali del 2014 in Provincia di Firenze prese pochi consiglieri comunali.  La maggior parte di questi dopo 1 anno appena, hanno pensato bene di far la valigia per traslocare altrove. I Grillini pensate, quelli che odiano da sempre i “transfughi“.

Il caso SestoGrad.

La gente, i sestesi, non dimenticano. Non gli basta la Rottamazione ma nemmeno un Vaffa Day per prendere voti. Serve essere del territorio. Toccarlo con mano e capire che l’umore è negativo su questo o quel tema.

Falchi, il Kompagno vincente, lo ha capito ed ora sostenuto da un altro alfiere della Sinistra locale, quella rossa sul serio, il “mitico” Gianni Gianassi, adesso governerà Sesto.

BUON LAVORO.