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Non si placano ancora le proteste dei cittadini afroamericani di Dallas, che dopo l’uccisione di un afroamericano da parte di un poliziotto sono scesi in piazza per protestare. 7 morti e 7 feriti in totale.

Il precedente: i ragazzi di colore uccisi dalla polizia

Le citta’ di Minnesota, Louisiana e Dallas sono sconvolte dai fatti che stanno succedendo in questi giorni.

A distanza di due giorni, due ufficiali di polizia hanno sparato e ucciso due afroamericani.

Alcune scene ci ricordano quel lontano 9 agosto 2014, quando a Ferguson nel Missouri e’ stato ucciso il diciottenne Michael Brown, sospettato di aver partecipato ad una rapina poco prima.

Philand Castile

Philand Castile, e’ questo il nome della vittima trentaduenne del Missouri.

Secondo quanto emerge dalle indagini, il giovane afroamericano si trovava nella sua auto insieme alla sua compagna (che poi ha ripreso alcuni istanti dopo il marito insanguinato dallo sparo) ed il figlio e aveva in macchina un’arma (secondo la donna regolarmente detenuta).

Sono stati fermati da una pattuglia e l’agente ha intimato Castile a mettere le mani in vista (pratica regolare negli USA). Vedendo che l’uomo non teneva le mani in vista, l’ufficiale, sentendosi in pericolo ha estratto l’arma ed ha intimato l’uomo di scendere.

L’agente sapendo che l’uomo era armato, si e’ sentito minacciato da un brusco movimento di Castile ed e’ in questo momento che l’agente ha estratto l’arma. Gli intimato ancora di mettere le mani in vista e vedendo che non lo faceva ha sparato dei colpi.

Alton Sterling

Questo fatto e’ avvenuto a due giorni di distanza dalla morte di Alton Sterling, l’altro giovane 37enne afroamericano freddato dalla polizia.

In entrambi i casi ci sono dei video che dimostrano frammenti successivi all arresto degli afroamericani senza pero’ far vedere cosa avviene prima dell arresto.

Nel caso di Alton Sterling, il giovane di colore ucciso a Baton Rouge nel Louisiana, si vede l’uomo in questione fermato dalla polizia che gli ordina di mettere le mani in vista.

Secondo alcune testimonianza Sterling sarebbe stato anch’egli armato.

I minuti che si vedono in seguito ai filmati ritraggono Sterling che cerca di opporre resistenza all’arresto.

I poliziotti cercano di bloccarlo con il teaser (pistola elettrica), senza riuscirci.

In quell’istante gli ufficiali si rendono conto che l’uomo e’ armato e li’ partono gli spari.

La vittima in questione lascia 5 figli.

La protesta e gli scontri con la polizia

A causa di questi eventi a Dallas, si e’ tenuta una manifestazione tenuta dalla comunita’ afroamericana per protestare contro l’abuso di potere degli agenti di polizia.

Questa protesta pero’ e’ subito degenarata finendo cosi’ con l’uccisione di 5 agenti bianchi.

A quanto si apprende dalla stampa locale a far degenare la protesta e uccidere i poliziotti ci ha pensato Micah Xavier Johnson, di 25 anni, membro del gruppo razziale Black Power.

In seguito alla sparatoria, l’uomo e’ stato ucciso.

Nell abitazione di Johnson sono state trovate armi da fuoco ed esplosivi, si pensa che avesse gia’ pianificato un attacco razziale contro dei poliziotti bianchi.

Il presidente Barack Obama ha affermato

«Non c’e’ alcuna giustificazione agli atti commessi. Giustizia sara’ fatta».

Nel frattempo i candidati alla casa bianca Donald Trump ed Hillary Clinton cancellano eventi e meeting inerenti alla campagna elettorale.