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Ieri sera, giovedì 14 Luglio, mentre la Francia festeggiava la festa nazionale un camion investe volontariamente oltre 300 persone. L’attentato a Nizza è un’altra pagina di terrore in Francia.

Ancora vittime del terrorismo islamico. Incredibile quanto spesso ci troviamo a dover raccontare di tragedie di guerra. Sì, di guerra perchè ormai di questo possiamo parlare. Il sedicente stato islamico capitanato da Abu Bakr al-Baghdadi è in guerra con la Francia. La Francia simbolo di quell’europa che oggi tutti noi conosciamo.

L’attentato a Nizza: una strage.

Ieri sera, il 14 luglio 2016, alle 22.30 un camion guidato da Mohamed Lahouaiej Bouhlel si lancia sulla folla che passaggiava su la Promenade des Anglais, il viale sul lungomare di Nizza. Un camion che supera gli 80 km/h e che fa zig zag per cercare di ammazzare il più possibile. Il risultato: una strage con almeno 84 morti e più di 202 feriti.

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Il bilancio poteva essere peggiore. La polizia è intervenuta tempestivamente aprendo il fuoco sul camion. Appena il camion ha rallentato a causa degli spari è stata una poliziotta ad aprire il camion ai colleghi che poi, finalmente, hanno fermato la strage. Un camion che «aveva l’intenzione di schiacciare e massacrare» come dichiara il presidente francese Francois Hollande.

Il camion era stato preso a noleggio qualche giorno prima. Mohamed Lahouaiej Bouhlel  si è finto un gelataio per poter entrare su la Promenade des Anglais. Il dramma inizia poco dopo. Un motociclista affianca il camion e viene ucciso con arma da fuoco. La polizia inizia a rincorrere il camion e l’assassino risponde sparando e cercando di ammazzare più persone possibili con il camion.

Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31 anni tunisino residente a Nizza con precedenti per atti di violenza, furto e uso di armi. Padre di tre figli stava divorziando con la moglie. Questo l’identikit del terrorista. Sembra abbia agito da solo ma gli agenti da questa mattina stanno perquisendo la sua abitazione e interrogando la moglie in cerca di complici.

Il legame con l’ISIS

L’attentato non è ancora stato rivendicato dall’ISIS ma i legami sono molti. Il Site, il sito di monitoraggio dell’attività jihadista, con un tweet di notte scrive che i sostenitori dello stato islamico «stanno celebrando il massacro di Nizza». Il Site riporta anche che, notando le luci della torre Eiffel spente in segno di lutto, un sostenitore dell’Isis ha chiesto che la torre rimanga al buio fino alla conquista della Francia da parte dell’Isis.

Anche le modalità ricordano l’appello del portavoce dell’ISIS Adnani che chiedeva «Spaccategli la testa con una pietra, squartateli con un coltello, o corretegli sopra con la vostra auto».