La proposta di legalizzazione sulla Cannabis riaccende il dibattito. Sul web la discussione è a colpi di video. Le posizioni di Borsellino, Saviano e Povia.
La proposta sulla legalizzazione della Cannabis
In parlamento è arrivata la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. Con un disegno legge firmato da 221 deputati tra PD, M5s, Sinistra Italiana, Possibile e Scelta Civica si riaccende il dibattito. Per ora il voto è slittato in autunno a causa dell’ostruzionismo di Area Popolare.
La proposta legalizza:
- La coltivazione fino a 5 piantine per i maggiorenni
- Fino a 5 grammi per detenzione personale
- Non punibilità della cessione gratuita di cannabis
- Il monopolio di Stato sulla coltivazione, preprazione, e distribuzione della Cannabis.
Il dibattito sui social
Sui social il dibattito non si è però fermato con il rinvio. In molti ricondividono la risposta di Paolo Borsellino ad una domanda che una ragazza gli faceva durante un incontro pubblico a Bassano del Grappa. La posizione giudice è chiara: «Non bisogna stabilire un’equazione assoluta tra mafia e traffico di sostanze stupefacenti. […] L’essenza della mafia non è il traffico di sostanze stupefacenti.» Schierandosi contro la legalizzazione.
Sul tema è intervenuto anche lo scrittore napoletano Roberto Saviano. In un video lo scrittore si schiera apertamente a favore della legalizzazione e lancia addirittura un appello: «Mi rivolgo a chi crede nella legalità e chi vuole che il consumo di droga diminuisca. Ecco a queste persone io chiedo sostenete la legalizzazione.»
La risposta di Giuseppe Povia è stata immediata. Con un video pubblicato sulla sua pagina facebook commenta punto per punto il video di Saviano. «No Saviano. Legalizzare e regolamentare significa esattamente invitare e incoraggiare al consumo. Altrochè! Te lo dice un ex-tossico. Non sottrai niente all’illegalità.» Poi continua: “La politica è corrotta comunque anche se si legalizza la marjuana. Dai! Si pratico Saviano.”
Nuovo slogan elettorale: «Legalizzaremo la cannasibis»
Con tutto quello che si potrebbe regolamentare in Italia la cannabis non è certo una priorità. Ma… il principale interesse del politico è quello di essere rieletto al termine del mandato. Così i dati sul consumo della cannabis fanno gola ai politici. L’urgenza di discutere della cannabis è giustificata dalla speranza di convertire in voti tutti coloro che oggi la consumano illegalmente.