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Come scegliere cosa votare? Lo decide il politicamente corretto

Il referendum spacca l’Italia in due. E’ normale per un quesito che prevede solo due risposte l’una il contrario dell’altra: SI o NO. Non esistono altre scelte. Come scegliere cosa votare? Lo decide il politicamente corretto. Per vent’anni hai chiesto delle modifiche alla costituzione? Allora devi votare SI. Non importa se la riforma non ti piace. E’ pur sempre un cambiamento. Negli ultimi vent’anni hai detto che la nostra Costituzione è “La più bella del mondo”? Allora devi votare NO. Non importa cosa ne pensi adesso.

Non hai libertà di scelta. Devi sostenere la posizione giusta. Non quella che ritieni giusta ma quella che per coerenza è giusta. Sei schiavo del politicamente corretto. Prova a sostenere qualcosa di diverso e preparati ad ascoltare lo stridulo vociare «Giullare, ruffiano, invidioso, comunista, fascista».

Ribellati. La tua scelta riguarda il futuro

Ma se tieni un po’ alla tua libertà fregatene. Ribellati. La tua scelta riguarda il futuro. Non ciò che hai detto o fatto nel passato. Non renderti schiavo di chi vuol dirti cosa è giusto o sbagliato per te. Non prestarti al gioco di chi vuol screditarti solo perchè non la pensi come lui. L’unica scelta giusta è quella che decidi tu. Sempre.

Berlusconi e Benigni: un atto di coraggio

In questa campagna referendaria sono due i personaggi pubblici che, più di tutti, hanno urtato i nervi del politicamente corretto. Tutti e due hanno fatto svegliare quello stridulo vociare «Giullare, ruffiano, invidioso, comunista, fascista». E a ognuno dei due io dico: «Hai avuto corraggio». Solo gli stupidi non cambiano mai idea. Nessuno è più stupido di chi non si mette mai in discussione.

I due coraggiosi sono Berlusconi e Benigni. Il primo, Silvio, è da vent’anni che lotta per cambiare la Carta Costituzionale. In questo spirito sigla con Matteo Renzi il Patto del Nazareno per avviare un percorso di riforme condiviso. Poi cambia idea e adesso si batte coraggiosamente per il NO. Per lui la Costituzione va cambiata ma non così. Il secondo, Roberto, è da vent’anni che gira l’Italia sostendo che la Costituzione è “La più bella del mondo“. Ma questa volta sostiene la riforma sottoposta a voto referendario il prossimo 4 dicembre. Non ha comunque mai negato che la nostra costituzione è la più bella.

Il politicamente corretto è un’arma per renderti schiavo

In questi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori sui due coraggiosi. Molto probabilmente  ne sentiremo ancora prima del 4 dicembre. La principale arma usata per screditarli è l’apparente incoerenza. Cercano di far passare la loro scelta come scorretta. Ma tu ricorda: il politicamente corretto è solo un’arma per renderti schiavo. Tu trova sempre il coraggio di scegliere sempre in libertà. Libero anche e soprattuto dal passato.