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Chiamalo disabile, diversamente abile, ma ricorda che sta parlando con una persona che ha la sua dignità e che deve essere rispettata, che ha il diritto e il dovere di poter vivere la propria vita nel miglior modo possibile” -Luca Fiaschi (istruttore subacqueo specializzato nella subacquea adattata alla disabilità)

Spesso ci troviamo davanti a ragazzi disabili, autistici, sindromi di down e molte altre malattie. Ma a questi ragazzi la vita come si prospetta ?

Il mondo del lavoro

Beh, nessuno o quasi nessuno pensa a loro. Il mondo del lavoro e la società non sono ancora in grado di prendertene cura e i centri che lo fanno bene sono veramente pochi. Questi ragazzi hanno bisogno di tutti, hanno bisogno che la società sia pronta ad accettarli e questo si può fare solo creando posti di lavoro per loro.

Un futuro che necessita di un aiuto

Cari imprenditori, strutture è stato muovetevi! Un domani questi ragazzi non avranno più le famiglie che li tutelano e coloro che dovranno proteggerli saremo proprio noi, ecco allora non facciamo le cose a cavolo perché probabilmente la vita gli ha dato già un grande svantaggio e peso. Lo stato dovrebbe prendertene cura già dal percorso scolastico e creare posti di lavoro adatti, perché la legge fatta pochi anni fa dove tutti i datori di lavoro dovevano assumere ogni numero di dipendenti un dipendente disabile non è molto rispettata.

La disabilità, non è una disabilità

Ecco ora mi rivolgo a voi, proprio a voi che reputate questi ragazzi più stupidi e non capaci vi sbagliate e molto perché con i loro tempi e le loro difficoltà sono capaci di darvi molte soddisfazioni. E ricordatevi che hanno una sensibilità che gli altri ragazzi “normali” non hanno.