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Una nuova “generazione”: non quella dei Millennials, i “nativi digitali”, i ragazzi e le ragazze già nati con smartphone, adsl wifi, tablet e quant’altro ancora prodotto dalle continue novità del mercato e del genio umano.. Se invece sei nato tra il 1977 e il 1983, in quei sette ‘magici’ anni, sei uno xennial, sei un membro della “generazione di mezzo”, quella ha vissuto il boom della digitalizzazione entrata all’improvviso in ogni attimo della nostra quotidianità.

DAL TELEFONO DI CASA ALLA TECNOLOGIA CELLULARE

Ecco che gli Xennials sono coloro che hanno vissuto il trapasso tra il telefono fisso di casa al 4G sul proprio smartphone, dalla SIP alla TIM. Una generazione che, quindi, nell’arco di pochi anni, ha “subito”, dovendolo gestire alla meno-peggio, il trasferimento immediato da una società pre-digitale a quella iper-connessa. Da quella che (al massimo) consentiva di passeggiare per casa coi primi cordless, fino ai tempi nostri. In altre parole: agli appuntamenti si arrivava necessariamente puntuali, perchè non si poteva avvisare di cambi programma o di ritardi abissali tramite un messaggio vocale su Whatsapp, sbrigandosi elegantemente anche da mille imbarazzi. Persone, in altre parole, che si sono dovuti adattare subito a rapide novità: a cavallo del 2000, quando i Millennials erano in sala parto, gli Xennials vivevano giorno per giorno un cambio epocale.

GLI ANNI DELLA RIVOLUZIONE, A COMINCIARE DA INTERNET

Non solo: intorno ai 20 anni gli Xennials hanno avuto a che fare con l’avvento di internet nella vita di tutti i giorni. Connessioni 56k che caricavano le pagine lentamente (pagine, peraltro, molto scarne), fino all’altissima velocità della fibra ottica che si sta affacciando alle porte di casa. E ancora, smart-tv con Netflix, che ha superato il digitale terrestre dopo l’epoca dei televisiori con una decina di canali generalisti. Un altro modo di vivere e, inevitabilmente, di pensare, di porsi davanti alla realtà.

ALCUNI ESEMPI: DAL MANGIANASTRI AGLI MP3

Le prime lettere d’amore scritte a mano, poi gli sms col numero di caratteri contati, fino al tutto-senza-limiti di oggi. Il mangianastri, le musicassette, i lettori cd, fino agli mp3 e Spotify, tanto per parlare solo delle musica. Dalla Kodak alla Polaroid, fino ai selfie e Instagram. Non solo opportunità, anche i pericoli erano diversi: gli Xennials non hanno vissuto il rischio di essere adescati sui social-network… c’erano ancora i malintenzionati ai giardinetti con le caramelle… Eppure, per chi se li ricorda, sono stati anni passati velocemente, altro che velocità della fibra.