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In Italia la pensione è oramai un miraggio e anche nei fiorentini cresce sempre di più la preoccupazione di un futuro caratterizzato da pensioni troppo basse. Ecco che, allora, sempre più lavoratori prendono in considerazione la strada già percorsa da tanti pensionati: la fuga.

 

Da quest’anno, l’età pensionabile non sarà più differente tra lavoratori e lavoratrici.

Con la parificazione, tutti, uomini e donne, lasceranno il proprio posto di lavoro solo al compimento dei 66 anni e 7 mesi. Tutto questo è stato deciso dal governo italiano a seguito della sentenza del 13 novembre 2008 della Corte di Giustizia dell’Unione europea.

Oltre a tutto questo, però, gli italiani, una volta arrivati al tanto sospirato momento, devono affrontare un’ulteriore difficoltà: un assegno pensionistico sempre più basso.
Ecco che quindi molti pensionati valutano il trasferimento in paesi ove il regime fiscale sia più favorevole e dove possano godere gli ultimi anni di vita, a parità di retribuzione, in maniera dignitosa.

Questo fenomeno potrebbe coinvolgere anche molti dei nostri concittadini.

In base a quanto emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua, infatti, quasi 2 fiorentini su 3 sarebbe disposto a trasferirsi all’estero. Questo perché più della metà degli abitanti di Firenze teme che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato.

Quindi, per chiunque dei nostri lettori che stia meditando il trasferimento, ecco alcuni paesi che potrebbero fare al caso vostro:

  1. Arcipelago delle Canarie, già scelto da migliaia di pensionati dei 13.500 iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). Questa preferenza è dovuta sia al clima mite che al regime fiscale (alla pensione non vengono applicate imposte comunali e regionali, IGIC – l’Iva spagnola – è al 7%). Senza contare le autostrade gratis e un servizio sanitario efficiente.
  2. Portogallo, che ha visto una crescente presenza di pensionati europei, tra i quali inglesi e francesi. Nel 2009 è stata introdotta la figura del “Nao residente Habitual” (“Residente non Abituale”), che consente ai lavoratori in pensione di avere una detassazione della pensione e un’esenzione d’imposta per 10 anni consecutivi.
  3. Tunisia, già scelto da 200 pensionati. Gli affitti mensili sono molto bassi, come bassa è la spesa per i viveri.