Vi do un consiglio. Se passate in Via De’ Macci al numero 65R, fermatevi da Leonardo: un forno fiorentino di cui vi innamorerete.
Riprendendo l’attività di famiglia iniziata dal padre, Leonardo appunto, negli anni 60, Marco ripropone nella centralissima Sant’Ambrogio i sapori della tradizione con una particolare attenzione alle lavorazioni e agli ingredienti che utilizza per i suoi prodotti.
Dal salato…
Al forno Leonardo, non potete non provare il pane realizzato con macchine moderne, che replicano i vecchi metodi di lavorazione, e con ingredienti di prima scelta che rendono il prodotto estremamente genuino. Il pane, infatti, riesce ad essere così digeribile proprio perché realizzato con lievito madre e farina di tipo 1 e 2 macinate a pietra e ricche di sostanze nutritive (merito forse anche delle 3 lievitazioni). Lo stesso vale anche per le focacce e per le pizze che sono condite e farcite con materie fresche, alcune provenienti direttamente dal territorio d’origine, come i friarielli campani o i pomodorini secchi pugliesi, e altri dal mercato di Sant’Ambrogio.
… al dolce!
Non può ovviamente mancare una nota di dolcezza e i cantuccini del forno Leonardo saranno musica per la vostra bocca. Il padre di Marco “rivoluzionò” il mondo dei cantuccini affiancando al grande classico con la mandorla anche quelli al cioccolato, inserendolo però a tocchetti. Marco oggi ha reinventato i gusti dei suoi cantuccini, continuando però a lavorarli con i metodi tradizionali e senza scordarsi di utilizzare materie prime d’eccellenza.
I gusti sono molto particolari con abbinamenti ricercati, come quelli con la farina di castagne (rigorosamente di Migliana realizzata ancora con il vecchio metodo) e nocciole IGP del Piemonte, cioccolato fondente e arance siciliane candite, ai fichi e al cioccolato bianco.
Da provare anche i Brutti ma Buoni, buonissimi biscotti croccanti all’esterno e morbidi all’interno. Li troverete sia nella versione classica alle mandorle, ma anche al cacao e nocciole e… al pistacchio!
È bello trovare a Firenze un forno in cui poter tornare alla tradizione delle materie prime lavorate con i metodi tradizionali.