In tutte le organizzazioni ci sono persone che non amano apparire, che lavorano nelle retrovie ma che hanno un compito decisivo e determinante: tenere insieme la struttura e valorizzare gli altri. È il caso di Walter Catanese, vicepresidente del 4390. Si occupa di bilancio, cura i rapporti con i dipendenti, con i soci. Il suo è un ruolo molto importante e – a detta di molti altri tassisti – ben fatto: tenere unita la struttura. Nonostante i dipendenti siano 31, divisi in tre reparti (amministrativi, centrale taxi, laboratorio). “Un ruolo che mi sono ritagliato addosso” confida.
Che cosa ti ha spinto a diventare tassista?
“Devo molto anche a mio padre che mi ha dato mano nell’acquisizione della licenza. Come in tutte le attività è servito sacrificio: bisogna lavorare 12 ore al giorno. Adesso però posso dire che un pezzetto di Cotafi me lo sento addosso e che ogni sacrificio, ogni sforzo è stato ripagato perché ho fatto tutto con passione”
Nei tuoi anni all’interno delle strutture dirigenziali cosa hai fatto?
“Da membro più anziano del Consiglio di Amministrazione sono contento di essere riuscito a tener unito un gruppo di 7 consiglieri ma soprattutto sono soddisfatto perché ho fatto crescere valorizzandoli i più giovani. Quando sono entrato eravamo nella vecchia sede di via dello Steccuto. Negli anni la cooperativa è cresciuta. Un passo avanti significativo è stato l’acquisto dell’immobile che ospita la nostra sede. Adesso siamo la cooperativa più grande a Firenze. Abbiamo anche sviluppato e diffuso la app Tax-it, la prima in Italia per chiamare i taxi ed oggi utilizzata da 52 cooperative su tutto il territorio nazionale”.
Cosa avete fatto per tenere il passo in un mercato che vede una crescente concorrenza?
“La competizione è forte e ci siamo dovuti aggiornare. Per esempio abbiamo sviluppato una app che ci permette di competere alla pari. Non è tutto, insieme a Claudio Giudici (già intervistato da Taxinews) andremo a Bruxelles per conoscere i nuovi parlamentari europei. Incontreremo gli altri esponenti di TEA (Taxi European Association) per concordare una linea comune”.